«Anche se questa storia è frutto della fantasia» scrive l’autrice, «esistono giovani che vivono in località costiere o sulle isole italiane che conducono, come dice Salvatore, una vita con “un lato estivo e un lato invernale, come i materassi”. Una vita di mare e una di cantiere. Ho incontrato sull’isola di Ventotene uno dei tanti Salvatore e mi ha raccontato di questa realtà che non conoscevo. Da lì è nata l’idea del libro». È una storia d’amore e di amicizia, una storia di mare e di felicità, ma anche una storia di possibili tragedie, come ogni giorno ci racconta la cronaca delle morti sul lavoro. «Spesso fanno un lavoro nero, la morte però la chiamano bianca. Secondo me è sbagliato perché bianca è una sposa tutta felice, è la neve che ti lascia incantato, è la prima pagina del quaderno di scuola che era bella perché tutta da scrivere. Si deve trovare un altro colore».
Anna Pavignano
Anna Pavignano è piemontese. La sua attività di sceneggiatrice con Massimo Troisi è iniziata con il film Ricomincio da tre, a cui sono seguiti Scusate il ritardo, Le vie del Signore sono finite, Pensavo fosse amore invece era un calesse e Il postino, per la regia di Michael Radford, che ha ricevuto cinque candidature agli Oscar, tra cui quella per la miglior sceneggiatura non originale, oltre a numerosi altri premi.
Ha continuato a scrivere per il cinema e per la televisione, per la radio e il teatro e si è dedicata alla letteratura per ragazzi. Con le Edizioni E/O ha pubblicato In bilico sul mare, da cui è stato tratto il film Sul mare del regista Alessandro D’Alatri, e Venezia, un sogno. Da domani mi alzo tardi è diventato un film, per la regia di Stefano Veneruso.