Un diciottenne tenace, un’anziana signora sconfortata dalla vita e una giovane donna in fuga dal suo passato si ritrovano costretti a vivere sotto lo stesso tetto. Tre solitudini che si incrociano e insieme reimparano il significato della speranza.
Avvoltoi conduce il lettore dritto nel cuore di tenebra della stampa occidentale, interrogando con audacia e ironia la sua complicità nelle tragedie di cui si nutre.
Antropologo anarchico, critico radicale della disuguaglianza economica e sociale, David Graeber ha scritto per tutta la vita sugli effetti negativi della globalizzazione e come abbia favorito la disciplina del lavoro e il controllo sociale
Il secondo libro è un sorprendente racconto autobiografico, la testimonianza comica, struggente e appassionata di un’esperienza totale, come nella migliore tradizione del Novecento.
Quell’uomo aggredito e invaso dalla cancellazione della sua famiglia, ero io eppure non lo ero. Tutto sembrava vero e falso allo stesso tempo. Ma forse è così che si scrivono i libri. Forse è così che accade la realtà.
12 maggio 1994. È strano ritrovarsi dentro questa macchina, venti anni dopo, con una foto sbiadita fra le mani – aspettando di uccidere il mio ex allenatore di calcio, Mario Malatrasi.