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Minirecensioni Libri | Settembre 2020

Autore: Giulia Gazzo
Testata: Crunched
Data: 2 ottobre 2020
URL: https://www.crunched.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1242&catid=34&Itemid=156

Commedia emotiva mozzafiato che sfida il patriarcato giapponese con intelligenza ed esplicitezza. La totale mancanza di romanticismo in una vicenda quasi esclusivamente femminile è forzata? No, semmai il frutto di una narrazione candida e schietta. Makiko e Natsuko sono sorelle cresciute in povertà a Osaka, e in seguito la più giovane Natsuko cerca di diventare una scrittrice a Tokyo, quando riceve la visita di Makiko insieme alla figlia preadolescente, Midoriko, disgustata e sconcertata dal sangue mestruale e dai cambiamenti del proprio corpo, e ulteriormente disorientata dalla madre che si sta recando a Tokyo proprio per informarsi circa un intervento di chirurgia plastica al seno. Ma è la seconda parte del romanzo, che vede Natsuko circa una decina d’anni dopo, alle prese con il mondo dell’editoria e un nuovo libro che non riesce a concludere, il cuore della vicenda. Natsuko desidera un figlio, desidera incontrare il suo bambino. Disinteressata e disgustata dalle poche esperienze sessuali vissute, si chiede con che diritto possa una persona come lei, donna single vicina alla quarantina e probabilmente nello spettro dell’asessualità, desiderare la maternità, traguardo che dovrebbe seguire un iter ben preciso. Si sente egoista, ma non è egoista a prescindere esporre una nuova vita alla sofferenza? E alla gioia. Cosi Natsuko conosce il mondo della procreazione assistita in Giappone, dove i legami di sangue si intrecciano saldamente con il concetto di onore e lo stigma di chi ricorre a tali pratiche favorisce l’omertà. Il finale, che ovviamente non anticipo, mi ha riempita di quella stessa gioia a cui viene esposta, potenzialmente, ogni nuova vita. Come la gioia di aver incontrato la penna di Kawakami.