Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Marinai misteriosamente assassinati a Rouen

Autore: Gabriella Pinamonti
Testata: La bottega del giallo
Data: 8 ottobre 2020
URL: https://www.labottegadelgiallo.com/usciti-di-senna/

Rouen, luglio 2008: nei giorni che precedono l’Armada, sontuosa parata di velieri che si svolge sulla Senna ogni cinque anni, un marinaio messicano viene assassinato e per il medico legale è molto difficile risalire all’ora del delitto. Il commissario Paturel pensa a un delitto passionale, a una rissa tra marinai o a un omicidio legato al mondo della droga. Il caso è complesso anche perché sulla schiena del morto si sono trovati dei tatuaggi che rappresentano 5 animali: colomba, coccodrillo, tigre, squalo e aquila. L’aquila è stata resa quasi irriconoscibile da un marchio a fuoco. Per l’ispettore Stepanu i tatuaggi potrebbero essere il simbolo di un patto piratesco tra marinai che ora potrebbero essere in pericolo.

La giornalista Maline Abruzze, inviata sul posto per scrivere articoli sull’Armada, viene coinvolta quasi per caso nell’ indagine. Curiosa, libera, intuitiva, Maline si getta a capofitto nell’avventura, anche rischiando la vita. Intreccia una storia amorosa con l’affascinante Olivier Levasseur, direttore delle relazioni con la stampa per l’Armada, forse perché all’inizio sospetta un po’ anche di lui.

Nel mentre altri due marinai vengono accoltellati, misteriosamente alla stessa ora, ma in luoghi lontani più di quaranta minuti. Entrambi hanno i tatuaggi dei cinque animali. Il caso si ingarbuglia: non si tratta di omicidi isolati, forse ci sono due assassini diversi?

“Il marinaio indonesiano emise un grido rauco quando il pugnale affondò sotto la scapola toccandogli il cuore. Con un gesto disperato si voltò e sferrò una coltellata davanti a sé. Raggiunse l’aggressore al braccio. Del sangue colò per terra. Su di lui. L’aggressore indietreggiò. Paskah si raddrizzò con l’energia della disperazione e cercò di assestare un’altra coltellata, ma il braccio si rifiutò di ubbidirgli. Gli stava scoppiando il petto.”

Maline parla con un vecchio pirata, Ramphastos, e intuisce il possibile intreccio tra l’omicidio dei marinai e il bottino dei pirati della Senna, mitico tesoro che da secoli sarebbe nascosto sul fondo del fiume. Poco dopo il pirata viene ucciso. La giornalista scopre inoltre che un losco uomo d’affari si arricchisce in maniera illecita alle spalle dei capitani dell’Armada ed è stato visto vicino al luogo del primo omicidio la sera in cui è avvenuto.

Negli omicidi c’è qualcosa che rimanda a una punizione: probabilmente i marinai erano complici e condividevano il segreto del tesoro che giace sul fondo della Senna . Le piste si moltiplicano, Maline sospetta di tutti e poco dopo la polizia crede di aver catturato il marinaio colpevole.

Maline scompare dopo aver seguito una misteriosa ragazza e Paturel inizia immediatamente le ricerche della giornalista che si trova in grave pericolo di vita. Mentre la folla si accalca festosa sugli argini e la parata sta per iniziare, il turbine di avventure nel quale ci ha coinvolto l’autore si conclude con un bel colpo di scena finale.

Bussi sa interessare ed incuriosire il lettore e le sue pagine sono ricche di informazioni precise e reali sulla sua terra natale, sull’atmosfera festosa dell’Armada e sulle leggende dei pirati. Scrive molto bene e sa creare bei personaggi. Il libro diverte e la lettura è piacevole: sarà sicuramente apprezzato dai fan dell’autore e dal lettore che ama le storie dense di eventi con trame complesse.

Personalmente ho apprezzato questo romanzo “polar” avventuroso-storico, anche se in certi punti ho trovato il personaggio di Maline e la sua love story da fotoromanzo troppo romantici e le leggende dei pirati sovrabbondanti per un noir di questo calibro.

Mi ha affascinato la descrizione dei luoghi e…. nel 2023, vorrei partire per Rouen per assistere alla prossima Armada!