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Seni rifatti e ovuli solitari: com'è difficile essere donne

Autore: Fabiola Palmeri
Testata: Il Fatto Quotidiano
Data: 11 ottobre 2020

"Makiko che quel 20 agosto era in arrivo da Osaka, è mia sorella e ha nove anni più di me. Dunque trentanove, per essere precisi. Midoriko è sua figlia e ha quasi dodici anni. Mia sorella l'ha avuta a ventisette anni e l'ha cresciuta da sola".

A raccontare è Natsuko, protagonista di Seni e Uova di Kawakami Mieko - atteso romanzo (che ha riscosso grande successo dentro e fuori il Giappone) della scrittrice nata nel 1976 a Osaka - nella traduzione di Gianluca Coci, pubblicato in Italia dalle edizioni e/o.

E Natsu (estate in giapponese) è anche la stagione da cui prende nome e cognome la scrittrice di cui narra Kawakami lungo le 696 pagine del romanzo, densissime quanto accattivanti. Due storie: la prima si svolge nel 2008 e la seconda nel 2016.

Scene di vita famigliare complicate, ricordi del passato, ambizioni per il presente e il futuro, interrogativi senza risposta, decisioni risolutive, e innumerevoli prese di posizione per nulla scontate né presenti solitamente nella narrativa contemporanea giapponese. Ci voleva Kawakami Mieko per parlare con franchezza e senza giravolte di temi al femminile, ma non si tratta di Chick-lit. Lei scrive di donne che scelgono da sole per loro stesse, parla di isolamento sociale, di professioniste del sesso, di madri single, con stile e sincerità. Il tutto avvolto dal caldo umido e asfissiante delle estati nipponiche, quando non è possibile fare a meno di sorseggiare in continuazione tè freddo e bevande energizzanti, e il solo rifugio si trova entrando nei caffè dei grandi magazzini che spandono aria condizionata a profusione.

Natsuko è una giovane scrittrice trasferitasi a Tokyo da Osaka, l'altra grande metropoli del Giappone, per tentare il successo e allontanarsi da ciò che rimane della sua famiglia. Il senso di solitudine e la difficoltà a emergere l'accompagnano nella quotidianità, caratteristiche che tuttavia le lasciano la libertà di elaborare il proprio trascorso, confermandole quanto il legame d'affetto con la sorella e la nipote sia prezioso e necessario. Non sente la necessità di un amore con un uomo, i rapporti sessuali la spaventano, le fanno fisicamente male. Nei tre giorni trascorsi insieme a Makiko e Midoriko irrompe la decisione della sorella maggiore di farsi operare per ottenere un seno bello, morbido e decisamente più grande di quello che ha, al cospetto dell'incredulità di Natsuko, e dell'afasia della nipote adolescente come protesta verso la madre e l'esterno. Nella seconda parte Natsuko raggiunge il successo come autrice e sente l'esigenza di avere un figlio ricorrendo alla fecondazione assistita, rimanendo però da sola. Ci riuscirà?

Tre donne più altre di contorno, grazie alle quali Kawakami mette in luce i ruoli di genere della contemporaneità, e non è un caso che a raccontarli sia una scrittrice giapponese, luogo dove la letteratura a mano femminile è più che mai feconda, attiva e lontanissima dagli stereotipi solitamente condivisi. Il suo romanzo "ha tolto il fiato" perfino al notissimo collega Murakami Haruki, con il quale condivide il magico talento del narrare.