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Un sole di ferro è caduto sulla ville Lumière

Autore: Leonardo Martinelli
Testata: TuttoLibri
Data: 7 novembre 2020

Un Harry Potter in salsa francese? È l'obiettivo più o meno dichiarato di Michel Bussi per N.E.O., un'insolita saga per adolescenti che il giallista ha inaugurato con La caduta del sole di ferro, il primo volume. Non c'è un maghetto all'orizzonte, ma sì, lo stesso mix di dramma e humour. E la medesima voglia di trasmettere (sotto sotto) qualche messaggio: molto sull'ecologia, in questa Parigi postapocalittica, dove il romanzo appena uscito è ambientato. Un cataclisma è scoppiato dodici anni prima. Erano sopravvissuti solo i neonati, diventati ormai dei ragazzi e a Parigi divisi in due tribù. Quella del tepee ha trasformato la torre Eiffel, tappezzata di pelli, in una gigantesca tenda indiana: loro vivono pescando nella Senna e andando a caccia nel Bois de Boulogne, diventato una vera foresta. Il capo è Akan, giovane erculeo, già molto alto per la sua età. I ragazzi del castello, invece, sono asserragliati nel Louvre. Pure loro sono cresciuti senza adulti, ma inquadrati in un sistema di apprendimento mediante video pre-registrati, che hanno permesso loro di sviluppare un'organizzazione molto diversa dalla tribù. Sono istruiti, vegetariani, coltivano quello che mangiano, eleggono regolarmente il proprio re o regina. Su tutti vigila il sole di ferro: per i ragazzi del tepee è un astro gemello del sole vero, per gli altri un satellite artificiale. A un certo momento degli animali cominciano misteriosamente a morire. E fra le due tribù, fino a quel momento indifferenti l'una all'altra, inizierà un confronto. Non sempre pacifico...

Nei due schieramenti cominciano anche tradimenti e manipolazioni. Il libro diventa così una sorta di «Game of Thrones», perché si lotta per il potere e si concludono delle alleanze: Bussi spera probabilmente così di attirare anche i lettori più adulti. D'altra parte quello appena uscito è solo il primo dei quattro tomi. Ogni volta i ragazzi cresceranno di due anni. Ne compiranno diciotto nell'ultimo. Piano piano le storie di amicizia del primo volume lasceranno spazio pure all'amore e a un approccio sempre più da noir, nelle corde di Bussi. Il riferimento, comunque, resterà Harry Potter. Lo scrittore si è sempre detto un grande ammiratore di J. K. Rowling, di cui ha letto ogni libro, appena uscito, spesso quando lo divoravano i suoi figli (ne ha tre e la più piccola ha dodici anni, come i protagonisti del primo tomo di «N.E.O.»). La sua saga, però, è tutta francese, nei molteplici riferimenti culturali. Compresa la possibilità di un ripassino delle principali opere esposte al Louvre.