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Seni e uova, la recensione del romanzo giapponese più letto e amato del 2020

Autore: Elisa Giudici
Testata: Frasi X
Data: 24 novembre 2020
URL: https://frasix.it/2020/11/24/seni-e-uova-recensione

Lanciata a livello internazionale da una recensione entusiastica del collega Haruki Murakami un decennio dopo il suo esordio, Mieko Kawakami è uno dei nomi più chiacchierati del 2020 letterario a livello internazionale. Il suo Seni e uova, edito in Italia da Edizioni e/o con la curatissima traduzione di Gialunca Coci, sta comparendo nelle liste dei miglior libri dell'anno appena trascorso ad ogni latitudine. Il titolo è stato anche citato dall'autrice Elena Ferrante tra i suoi consigli di lettura di firme femminili. Una storia tinta dai colori del successo, sin dai suoi esordi.

Siamo nel 2008 e Mieko Kawakami è una 32enne di un certo successo. Cantante e poetessa, si è già fatta notare nel mondo dello spettacolo giapponese. Poca cosa rispetto al successo che raccoglierà di lì a poco con la sua seconda fatica letteraria, che vince a furor di popolo il premio Akutagawa. Quel breve scritto che somiglia più a un racconto che a un romanzo si aggiudica il prestigiosissimo riconoscimento per giovani scrittori, trasformando la sua autrice in una star letteraria. Se la critica la ama, il pubblico la adora: le tirature delle sue opere sono altissime, il successo immediato.

Per sbancare sul mercato internazionale serve però un mentore: Haruki Murakami ci mette una buona parola descrivendo la collega come una scrittrice portentosa, Intanto quel romanzo breve è diventato un tomo di oltre 600 pagine, che a quel primo nucleo narrativo ampliato e allungato si è aggiunta una poderosa seconda parte. In Giappone l'opera è intitolata Natsu Monogatari, ovvero storia di Natsu, la protagonista il cui nome ha lo stesso suono della parola estate.

In Occidente invece si opta per il ben più suggestivo titolo originale del racconto: Seni e uova. Due sostantivi che sono una dichiarazione d'intenti, femminili e femministi. Le pagine di Mieko Kawakami infatti percorrono il corpo femminile con uno sguardo schietto, talvolta a sprazzi brutali, prima di abbracciare le proprie protagoniste con una comprensione del femminile non priva di tentennamenti ma emozionante, per quanto ruvida.

Protagonista putativa della storia è Natsu, una trentenne single che vive a Tokyo mentre cerca di rendere la sua passione per la scrittura un lavoro stabile. La sua unica famiglia è costituita dalla sorella maggiore Makiko, hostess in un bar malfamato di Osaka, e dalla di lei figlia Midoriko. All'inizio del volume la ragazzina, poco più che adolescente, si rifiuta di parlare con la madre e la zia, comunicando attraverso le frasi scritte su un quaderno. La prima parte di Seni e uova è incentrata sul petto di Makiko: la donna è ossessionata dalle dimensioni del suo seno e dal colore dei suoi capezzoli e, durante l'estate del 2006, va a fare visita alla sorella con l'intenzione di rifarsi il seno nella capitale giapponese.

Dietro quest'ossessione estetica si nasconde un'irrequietezza che percorre tutte e tre le protagoniste, solidali come una vera famiglia ma vertici di un triangolo formato da solitudini. Natsu e Makiko sono unite da un'infanzia difficile, in un contesto familiare ed economico a dir poco disagiato. Le pagine che Kawakami dedica ai ricordi di Natsu in merito sono tra le migliori del volume: c'è il dramma senza il patetismo, c'è una povertà mortifera e squallida di cui si racconta la vena vitale che riesce a sopravvivere. È una vena femminile: dalla nonna passando per la madre e infine a Natsu e a Makiko. Nelle loro vite c'è un'energia nervosa e inarrestabile che rende vivide queste donne talvolta sfortunate ma comunque energiche, laddove gli uomini sembrano riuscire a fare appena una comparsa, viscidi e aggressivi, oppure semplicemente deboli. (...)