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Seni e uova: un romanzo tutto al femminile

Autore: Elena Paoletta
Testata: Otaku's Journal
Data: 1 dicembre 2020
URL: https://www.otakusjournal.it/seni-e-uova-mieko-kawakami/

Seni e uova è un romanzo della scrittrice giapponese Mieko Kawakami considerata dall’autore Haruki Murakami la più importante del Giappone contemporaneo.

Le vicende che racconta attraverso l’io narrante Natsuko si svolgono all’inizio degli anni Duemila ma affrontano temi senza tempo e comuni a tutte le donne del mondo, anche se catapultano il lettore nella società nipponica ancora fortemente dominata dagli uomini.

I tre personaggi principali sono donne e forse per questo ho avuto subito un’immedesimazione e la lettura delle seicento pagine è stata scorrevole e interessante.

Natsuko è un’affermata scrittrice ma non si sente del tutto realizzata. Nella sua vita c’è un senso di incompiutezza sia professionale che privata e sempre più spesso l’idea di avere un figlio, anche senza un compagno, pervade il suo senso di solitudine. Questo suo desiderio la porta a porsi una serie di domande sulla fecondazione assistita, sulla salute e la felicità dei figli e sul loro diritto di poter conoscere i propri genitori biologici.

Lei è la portavoce dell’autrice riguardo temi scottanti come l’individualità delle donne sul posto di lavoro, in famiglia e nella società oltre all’aspetto fondamentale della maternità, soprattutto se si è single e non più giovanissime. Una serie di domande che portano a riflessioni sulle priorità della propria vita e sulla realizzazione personale, ma anche alla valorizzazione delle donne attraverso le storie di altri personaggi femminili.

Natsuko, nonostante avverta l’ostilità e i pregiudizi che circondano il suo voler cambiare le norme sociali, riesce a trovare un suo equilibrio proprio in quanto donna mentalmente indipendente.

La sorella maggiore Makiko vive nel mondo dell’hostess club, un ambiente dove la fisicità ha un ruolo primario e dove cercare di invecchiare nel miglior modo possibile è d’obbligo. Ecco allora presentarsi il tema attualissimo della chirurgia plastica che mantiene giovani e belle e tiene a bada, almeno per un po’, la concorrenza spietata delle giovani colleghe. La speranza che un seno rifatto possa migliorare il proprio aspetto e di conseguenza la propria vita diventa per lei di vitale importanza.

Midoriko è la figlia adolescente di Makiko alle prese con tutte le problematiche connesse alla sua età: l’arrivo delle mestruazioni, il rapporto con il proprio corpo che inevitabilmente cambia e una madre all’apparenza egoista e superficiale. Da mesi non si parlano e Midoriko comunica con lei solo attraverso le pagine del suo diario.

Tre donne molto diverse ma legate dalla sfera della propria femminilità fisica, emotiva e morale e che affrontano le loro vite cercando la forza interiore per trovare una risposta ai tanti dubbi e alle incertezze.

Un romanzo dove gli uomini sono quasi del tutto assenti o restano sullo sfondo come personaggi del passato o come figure grottesche e volgari che vedono la donna solo come oggetto del piacere. In contrapposizione troviamo una sensibilità sui temi femminili che viene affrontata con grande attenzione sia a livello psicologico che linguistico.

Il concetto di maternità, il ruolo della donna nella società, il matrimonio anche legato ad una stabilità economica, i rapporti di coppia, la sessualità, la consapevolezza del proprio corpo e il volerlo cambiare, la gravidanza, l’indipendenza, vengono tutti affrontati dall’autrice con un umorismo sottile e una particolare cura nei monologhi e nei dialoghi. Il suo intento è quello di mostrare che tutte le donne devono avere la libertà e la consapevolezza delle proprie scelte.

Ho trovato Seni e uova veramente illuminante su tutti gli aspetti trattati in modo diretto e coraggioso. Consiglio la lettura di quest’opera a chi vuole approfondire alcuni aspetti della mentalità giapponese, della cultura, delle abitudini, del modo di vivere e pensare al femminile e per chi vuole perdersi nelle minuziose descrizioni dei caratteristici ambienti nipponici come i konbini e i bagni pubblici.