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L'umanità sperduta di Cuomo

Autore: Fulvio Panzeri
Testata: Avvenire
Data: 30 aprile 2021

(...) Il discorso sulla realtà si fa più inquieto, grottesco, leggendo il tempo della provincia veneta (quella di una contemporaneità che investe le zone di crisi esistenziale del Nord), in una dimensione che diventa beckettiana, forma di un teatro dell'assurdo in una crisi di coscienza individuale che porta a una deriva di solitudine che lascia una senso di abbandono, una fotografia di gruppo dove le figure di uomini e donne diventano pantomime di un se stesso che ha preferito lasciarsi fluire da una corrente di omologazione in cui i desideri, le virtù, la stessa dignità sono diventati fragilissimi, quasi nulli. Cuomo ambienta il romanzo in un condominio, usando un "topos" letterario, quello della casa che ha precedenti illustri a partire da La vita: istruzioni per l'uso di Perec, ma in una maniera tutta personale, in una funzione da apocalisse dei sentimenti e delle dignità individuali, con un senso di disfacimento anche materiale e simbolico, rappresentato dal doppio binario che sceglie per il racconto. (...)