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La bellezza che cura

Autore: Rosa Baldocci
Testata: F Rivista
Data: 3 giugno 2021

La scrittrice Muriel Barbery è tornata. Se, con L’eleganza del riccio, 15 anni fa, divenne un caso editoriale conquistando il cuore di molti grazie al personaggio di Renée, portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, innamorata della letteratura e dell’umanità, ora con il suo quinto romanzo corre felicemente il rischio di ripetere l’impresa.

In Una rosa sola ci presenta un’altra possibile amica: una donna dai capelli rossi e dagli occhi verdi, di strana, intensa bellezza. Una ragazza arrivata al traguardo dei 40 anni malinconica e segreta. Rosa fa la botanica, vive a Parigi, ma le giornate, tutte uguali, sembrano scorrere lontane da lei, insensibile al bagliore caldo che per attimi la vita sa regalare. Chiusa all’amore, persino alla bellezza dei fiori che conosce ma non guarda, non ha conosciuto il padre, un giapponese che vive a Kyoto, ed è stata allevata da una madre assente. Brava la Barbery ad avvicinarci al profondo del suo sentire, quando all’improvviso, per ricevere l’eredità del padre, Rosa arriva a Kyoto, santuario di bellezza e spiritualità.

(…)

Tutta questa bellezza ci può salvare come in fondo salva Rosa?

Rimane un mistero perché la bellezza abbia delle risonanze così profonde. I giapponesi sono convinti che ogni forma estetica porti con sé emozioni profonde, capaci di cambiare ed elevare il nostro essere e sentire. Per questo penso che sia necessario circondarci di bellezza, non perché sia soltanto piacevole, ma perché è un accesso alla nostra anima. Ci permette di camminare verso noi stessi.

Infatti Rosa fiorisce. Tutti quei fiori intorno a lei, che in qualche modo, non so perché, mi ricordano i libri di Renée nel suo famoso romanzo. Libri e fiori, qual è il legame?

Anche Renée amava i fiori, le camelie. Sì, ha ragione, c’è una liaison. I fiori sono l’intersezione, l’unione tra natura e arte. La natura spontaneamente produce fiori che sono opere d’arte. I libri sono il nostro modo di tradurre in ritmo, forma e arte l’esperienza della natura.

Il libro che le ha cambiato la vita?

Molti lo avranno già indovinato perché lo citavo nell’Eleganza del riccio: Guerra e pace di Tolstoj. Ma amo molto anche Via col vento.

(…)

La scrittura è libertà o controllo?

Entrambi, direi. Ma per me scrivere è sentirmi immensamente libera. Il mio ego si dissolve in qualcosa di più grande e interessante, una sensazione di libertà totale.