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Tre di Valérie Perrin

Autore: Elisabetta Bolondi
Testata: Sololibri
Data: 27 giugno 2021
URL: https://www.sololibri.net/Tre-Valerie-Perrin-recensione.html

Attesissimo dai tantissimi lettori del romanzo Cambiare l’acqua dei fiori che continua, dopo tanti mesi, a rimanere saldo nelle classifiche dei libri più amati, giunge in libreria il nuovo lungo romanzo di Valérie Perrin intitolato Tre. Un titolo brevissimo, che rappresenta la sintesi della storia che la scrittrice francese racconta nelle oltre seicento pagine del libro, tradotto magistralmente, come sempre, da Alberto Bracci Testasecca per e/o.

Sono tre in effetti i protagonisti della vicenda che occupa un tempo, dal 1987, quando i tre ragazzi, Etienne, Adrien e Nina si conoscono, hanno dieci anni, al dicembre del 2018.

Valérie Perrin scrive un romanzo circolare, che andando avanti e indietro nel tempo e nei luoghi dove i vari personaggi si spostano, costruisce una sorta di epopea molto contemporanea, nella quale gli “eroi” sono ragazzi normali, che tuttavia affrontano una serie di problematiche complesse, dolorose, inquietanti, a tratti altamente drammatiche, che ne trasformano l’esistenza, la sensibilità, i rapporti.

Nella piccola comunità di Le Comelle, nel dipartimento di Saona e Loira, al centro della Francia continentale, vive Etienne Beaulieu, bello, ricco, fascinoso, figlio di gente influente; sua madre Marie Laure, suo padre Marc, sua sorella minore Louise, sono stimati e accoglienti. Adrien Bobin invece è piccolo, timido, studioso: vive con sua madre Josephine, abbandonata dal padre di Adrien, sposato con figli che vive a Parigi e si limita a sporadiche apparizioni. Infine c’è Nina, dalla pelle ambrata, gli occhi scuri, libera, bravissima a scuola, temperamento d’artista: vive con suo nonno, non ha mai conosciuto il padre, la madre Marion l’ha abbandonata appena nata, cresciuta con amore infinito da Pierre Beau, il postino del paese.

I tre amici sono inseparabili, fanno tutto insieme, scuola, vita sociale, tempo libero: sono diversi, ma si integrano alla perfezione. Etienne crescendo diviene un piccolo Don Giovanni, amatissimo dalle ragazze. Una storia amorosa con la diciottenne Clotilde Marais avrà esiti nefasti per la vita di tutti loro. Adrien, introverso e studiosissimo, scrive e dopo la fine della scuola si trasferisce a Parigi dove porterà a termine un suo progetto: la scrittura di un romanzo che incontra il favore di un grande editore e viene pubblicato con enorme successo, anche se Adrien sceglie uno pseudonimo: nessuno deve riconoscere in lui l’autore del best seller.

Nina, sconvolta dalla morte in uno strano incidente di suo nonno, ormai sola al mondo, accetta di sposare il ricco e vanesio Emmanuel Damamme, innamoratissimo di lei, possessivo, geloso.

La storia prosegue e ci saranno molti colpi di scena che non è possibile anticipare: alternando i tempi della narrazione l’autrice riesce infatti, con straordinaria capacità di tenere sotto controllo la materia incandescente del racconto, a mescolare attraverso le vite dei vari attori i temi della più stringente attualità contemporanea.

I temi del romanzo

Tra musica, canzoni, alcol, canne, bagni nel lago poco distante, leggiamo nelle pagine di Perrin la difficoltà di crescere, l’abbandono dei genitori, le insidie della vita di coppia, la violenza sulle donne, l’identità di genere, la difficoltà ad affrontare pulsioni interne legate alla sessualità, la malattia, l’esito finale della vita.

Sono poco più che quarantenni i tre amici quando affrontano le prove più complicate e dolorose della loro esistenza e l’autrice li accompagna con grande empatia, sensibilità, comprensione in un itinerario tortuoso e pieno di incognite.

La voce narrante della storia di chiama Virginie, dai capelli a caschetto con qualche filo bianco: è misteriosa questa persona, ma nulla si può rivelare ai lettori appassionati che leggendo scopriranno mondi, colori, profumi, disegni e ritratti, musiche, lettere ritrovate per caso, canzoni, teatro, letteratura, poesie, merendine, gomme americane e tanti animali: cani e gatti abbandonati che vivono in un rifugio di cui si prendono cura volontari dedicati, a cominciare da Nina, che con gli animali troverà finalmente una sana ragione di vita.

Un libro sulle radici familiari perse e ritrovate, sugli affetti non solo e non tanto legati al sangue ma soprattutto all’amicizia, sulla scoperta di una diversità accettata per amore.

Tre è un romanzo lungo ma leggero , pieno di tutto, colmo di affettività, di sentimenti ritrovati, di grande coraggio. Più coinvolgente e più ricco del pur fortunatissimo romanzo precedente di Valérie Perrin? Direi proprio di si.