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I terrestri di Sayaka Murata: essere alieni in una società opprimente

Autore: Alessia Trombini
Testata: Staynerd
Data: 21 ottobre 2021
URL: https://www.staynerd.com/terrestri-sayaka-murata/

Il nuovo libro di Sayaka Murata, I terrestri, ci dà una disturbante visione di una fuga dalla società

Con il nuovo romanzo I terrestri, uscito per Edizioni e/o, Sayaka Murata tratta ancora una volta dei grandi problemi che affliggono la società giapponese (e, a dirla tutta, anche quella occidentale).

Per alcuni, già La ragazza del convenience store fu una storia fuori dagli schemi, per quanto breve, che presentava una protagonista inusuale e non conforme all’immagine che la società impone alle donne di qualsiasi età. Ne I terrestri, Sayaka Murata si spinge ancora oltre, per suscitare un disgusto particolare, angosciante, la cui fonte potrà stabilirla solo il lettore stesso.

I terrestri e i pohapipinpobopiani

Natsuki non è una bambina delle elementari come tutte le altre: è stata incaricata da Pyut, originario del pianeta Pohapipinpobopia, di proteggere la Terra dai malvagi e per farlo le ha donato un portacipria magico e una bacchetta con cui trasformarsi in maghetta.

La verità però è ben diversa: Pyut è un pupazzetto che parla solo nell’immaginazione di Natsuki, così come è immaginaria anche questa sua doppia vita. In realtà la bambina è schiacciata giornalmente dal peso delle parole mortificanti dei genitori e della sorella, che la considerano un’incapace e indegna di qualsiasi forma di fiducia o rispetto. Solo grazie alle proprie magie, frutto delle “formule” che si ripete nella testa, Natsuki riesce a sopportare la sua quotidianità svilente e straniante.

Quel che le è più di conforto, però, è soprattutto il sapere di non essere la sola ad aver capito di non far parte dei comuni terrestri. Anche Yuu, infatti, il cugino coetaneo con cui può incontrarsi una volta l’anno durante il periodo dello Obon a casa dei nonni, ha un segreto: in realtà è un alieno, perfino sua madre lo ripete spesso a quanto pare, e per di più può darsi che il suo pianeta d’origine sia lo stesso di Pyut! I due bambini, perciò, trovano l’uno nell’altra la comprensione e l’empatia che non ricevono dalle rispettive famiglie e decidono di onorare tale legame con un matrimonio segreto comprensivo di accoppiamento che, non appena scoperto, scatenerà le ire degli adulti e porterà alla loro separazione. (...)