Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

La promessa si è infranta L' apartheid non finisce mai

Autore: Alessia Rastelli
Testata: Corriere della Sera - La Lettura
Data: 9 gennaio 2022

La promessa del romanzo è quella che Rachel Swart, una donna bianca che sta per morire, fa fare al marito: donare a Salome, la domestica nera che l'ha curata fino all'ultimo, la misera «casetta storta» in cui vive nella loro fattoria. Una promessa che sarebbe rimasta segreta, disattesa, se Amor, la figlia più piccola degli Swart - una ragazzina speciale, che a sei anni era stata colpita da un fulmine -, non l'avesse ascoltata e nel tempo, nonostante i continui rinvii, ricordata e sollecitata.

Siamo nel Sudafrica del 1986, quattro anni prima della liberazione di Nelson Mandela. Da lì si avvia La promessa di Damon Galgut (e/o), polifonico romanzo valso all'autore il Booker Prize 2021, in quello che è stato un anno d'oro per la letteratura africana. L'opera è una saga familiare che, inseguendo quella promessa, attraversa il primo trentennio del Paese post-apartheid. Particolarmente riuscita la voce narrante, originale e fluida mentre scivola come una telecamera in presa diretta tra i diversi punti di vista dei personaggi. «La promessa del titolo - spiega Galgut, nato a Pretoria nel 1963 in una famiglia bianca - è quella degli Swart, ma è anche quella mancata del Sudafrica. Negli anni Novanta credevamo davvero in un futuro diverso, migliore, ma non siamo stati all'altezza».