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Matteo Strukul, La ballata di Mila

Testata: Contorni di noir
Data: 24 agosto 2011

E' uscito ieri il primo romanzo dell'amico Matteo Strukul, che conosco da tempo, da quando contattai l'ufficio stampa di Meridiano Zero (saranno due anni fa?), sempre indaffarato tra blog e siti vari, con una grandissima disponibilità anche quando gli chiesi di aiutarmi a tradurre l'intervista da realizzare a Victor Gischler e veramente tanto altro. Ora, dopo questo po' po' di premessa....volete che non segnali la sua creazione? Sono veramente contenta che abbia realizzato un proprio romanzo, con la casa editrice E/O che ho imparato a conoscere con Massimo Carlotto e spero di continuare.

Questa la trama:
Due bande criminali, una chiamata i "Pugnali Parlanti", capeggiata da Guo Xiaoping, un cinese senza scrupoli, l'altra da Rossano Pagnan,  si contendono il territorio veneto per i loro sporchi affari, dal riciclaggio di denaro sporco, alla droga e alla prostituzione. Un testa a testa reso ancora più adrenalinico quando i due commercialisti di Pagnan vengono uccisi a colpi di pistola e vengono rubate due valigette, il cui contenuto si aggira sui due milioni di euro.
Mila Zago, detta Red Dread, si frappone a queste due bande, come una cellula impazzita che ne sconvolge l'ordine. E' preparata a tutto, sa uccidere a sangue freddo e pratica le arti marziali. Un rigore e una freddezza che ha imparato da suo nonno.
E' tornata dal passato per vendicarsi. E come Uma Thurman in "Kill Bill", farà scorrere il sangue a fiumi per  placare la sua sete di rivincita.

"Riusciamo a non fallire, perché i cinesi ancora non sanno ricamare."
Proprio alla conclusione del libro, ho sentito al telegiornale della crisi che sta colpendo il triveneto. Molte aziende chiudono, per la concorrenza spietata che c'è stata dopo l'avvento della manodopera cinese.
Quella stessa manodopera che conveniva assumere perché costava meno, ora si è creata delle aziende per conto proprio e sta mandando in crisi l'economia.
E' quindi un romanzo che ci pone molti interrogativi su quanto stiamo vivendo in questi ultimi anni, soprattutto nel territorio veneto, dove mafia cinese e bande locali, cercano di contendersi gli affari a suon di proiettili. Strukul ha creato questo personaggio, Mila Zago, che sembra adatta ad impersonare un fumetto. Grintosa e agguerrita quanto basta, ma anche femminile e sexy con i capelli rossi e il fisico scolpito da tanto allenamento.
"Cosa devi pensare quando succede che tua madre non ti vuole, che tuo padre viene ucciso, che tu vieni stuprata e che il mandante dell'omicidio se ne sta libero e fresco a pianificare il prossimo progetto criminale? Per questo ho deciso di diventare quella che sono. (..) Occhio per occhio. Dente per dente."


Mila, figlia di un poliziotto, ucciso a sangue freddo perché si stava avvicinando pericolosamente alle bande criminali attraverso le sue indagini. Una madre inesistente che, al posto di abortire, ha voluto tenere la figlia che però non ha mai accettato. Cresciuta con i nonni, decide che deve porre fine a un circolo vizioso che tiene in pugno la zona.
Lucida calcolatrice, riesce a creare un intreccio pericoloso da cui sarà dura venirne fuori indenni.
Attraverso "La ballata di Mila", si vuole puntare il dito su una crisi che colpisce quella parte del nord Italia, da sempre menzionata come la zona in cui "il lavoro non manca", ma che in realtà nasconde un sottobosco malavitoso e di gestione del territorio da parte della criminalità organizzata. Ma forse la trama si sofferma troppo sul desiderio di vendetta personale, che offusca il resto della storia.
Alcuni passaggi mi sono sembrati troppo..forzati ma, nel complesso, il ritmo del racconto è a tratti vivace e da cardiopalma.
Matteo Strukul, attraverso le letture di Joe R. Lansdale, di Victor Gischler, passando da Tim Willocks a Massimo Carlotto (che lo ha scoperto, tra l'altro), ha preferito il pulp al noir e, pur considerandolo un gradino sotto nelle mie preferenze, riesce a mantenere viva l'attenzione su questo personaggio. Chissà se ne trarrà una serie?
Molto bella anche la grafica della copertina, pulita ed essenziale.