Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Ferri: io, editore un riferimento per i lettori

Autore: Annarita Briganti
Testata: La Repubblica
Data: 6 febbraio 2022

Alla prima festa per Elena Ferrante, alla Fiera di Francoforte, non c'era quasi nessuno. «Sembrava una festicciola delle medie, quelle snobbate da tutti in cui la festeggiata è sola con un paio di amiche del cuore e un ragazzo brufoloso seduto in un angolo. Alcuni di noi si sedettero per terra, così, per fare un po' festa» scrive Sandro Ferri nel suo memoir / pamphlet sull'editoria L'editore presuntuoso, pubblicato da e/o, la casa editrice che Ferri ha fondato a Roma nel 1979 con sua moglie Sandra Ozzola. Una cinquantina di titoli all'anno, comprese le opere di Ferrante e di Valérie Perrin, due sedi in Italia - Roma e Milano - , una a Londra, una a New York e una trentina di collaboratori per fare solo i libri che incontrano il gusto della casa editrice, senza preoccuparsi del mercato, che pure apprezza molto.

Il filo rosso del suo libro è l'editore-soggetto: spieghiamo di che cosa / di chi si tratta?

«L'editore-soggetto basa le proprie scelte sulla soggettività, sul proprio gusto personale. Sa che è necessario fare delle scelte anche arbitrarie in quello che pubblica, mentre oggi i criteri prevalenti sono il marketing, i follower. In quanto editore-soggetto rivendico di avere una funzione di orientamento maggiore per i lettori, in questa grande confusione che regna. I lettori hanno bisogno di un editore che li aiuti, che sia un punto di riferimento».