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È credo il malcontento la cifra...

Autore: Paolo Petroni
Testata: La Nuova Sardegna
Data: 1 maggio 2022

«È credo il malcontento la cifra di fondo dei libri, dei personaggi di Sacha Naspini. Questo sentimento di scontentezza, di una desiderata conquista sentimentale o materiale che poi ha pesantemente deluso si muta in infelicità e rabbia, segna la vita di cui si è come prigionieri, e allora il punto diventa «aprire un varco e sbucare da qualche parte». È così, con questa frase, che termina "Le nostre assenze", romanzo uscito dieci anni fa e oggi riproposto dalle Edizioni E/O dopo il successo degli altri libri, da "Ossigeno" e "Nives" a "La voce di Robert Wright". Qui poi tutto si innesta nella psicologia elementare di un bambino di dieci anni e di famiglia piccolo borghese, egoista per quanto si sente invaso da un compagno di scuola, Michele, che viene «dallo sprofondo della spazzatura», una famiglia povera e che vive in un angolo di paese abbandonato, e verso cui il protagonista e io narrante si sente sempre in credito per i giocattoli, i vestiti, il mangiare che gli vengono dati ogni sera, quando puntuale si presenta alla porta. E dando voce a questo giovanissimo personaggio l'autore va verso i suoi libri più duri».