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Sei saggi per l'estate

Autore: Matteo Moca
Testata: Minima et Moralia
Data: 29 luglio 2022
URL: https://www.minimaetmoralia.it/wp/letteratura/sei-saggi-per-lestate/

La scomparsa di amici, donne e uomini, che sono stati compagni di viaggio, maestri, più giovani sodali o punti di riferimento sembra in qualche modo poter essere smussata, seppure in nessuna misura rispetto al dolore dell’assenza, dal ricordo e dal tentativo di provare a continuare discorsi interrotti, progetti intrapresi o solo immaginati, perseverare alla luce di una presenza fievole ma costante camminando sulla strada tracciata e percorsa insieme. Cari agli dèi è un libro dove Goffredo Fofi, che ha conosciuto grandi intellettuali italiani almeno dal dopoguerra in poi, costruisce una galleria di questi amici scomparsi mettendo a punto un’autobiografia di traverso, dove proprio attraverso chi non c’è più emergono relazioni, eredità e ricordi che fanno dell’autore ciò che è e che consegnano al lettore la possibilità di solcare itinerari poco battuti riconoscendo l’importanza di figure più o meno celebri. Da Aldo Capitini (a cui non solo il libro è dedicato, ma a cui Fofi è anche debitore rispetto al titolo del suo saggio La compresenza dei morti e dei viventi) a Rocco Scotellaro, da Raniero Panzieri a Danilo Dolci, da Fabrizia Ramondino a Piergiorgio Bellocchio, sono molti gli esponenti culturali che abitano queste pagine, ma ancor più toccanti e commosse appaiono le pagine dedicate a morti meno conosciuti o comunque dimenticati (i quaranta che furono uccisi a Gubbio in una rappresaglia dai nazisti, Alceste Campanile o anonimi rappresentati di un’Italia marginale che Fofi ha conosciuto nei suoi continui pelleginaggi per il paese delle “cento città” per usare il titolo di un altro suo libro) e il capitolo finale dedicato ad Alessandro Leogrande, la scomparsa più recente e dolorosa per Fofi. Cari agli dèi è quindi un libro che costruisce una storia culturale dell’Italia del Novecento attraverso le immagini e i ricordi di Fofi, una storia diversa, fatta di tanti personaggi noti, ma anche di altri, decisivi, che questa notorietà non la hanno, marginali rispetto al racconto maggioritario e anche per questo ancor più importanti da scoprire e conoscere. Come da ogni libro di Fofi, anche Cari agli dèi offre l’opportunità di conoscere, imparare e avere la misura di quella che l’autore definisce «la mia irrequietezza in anni irrequieti», un mai soddisfatto desiderio di muoversi, fare rete e comprendere; un segnavia importante per tempi in cui generazioni confuse desiderano capire.