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Un'ondata di scrittori newyorkesi: la nuova sfida di e/o

Autore: Michele De Mieri
Testata: L'Unità
Data: 14 settembre 2011

Farci conoscere nuove leve della recente letteratura americana è la nuova sfida delle romane edizioni e/o. Così dopo gli autori dell'est Europa, dopo il noir mediterraneo, dopo i successi della Ferrante e l'ottima scoperta di un'esordiente come Viola di Grado, i coniugi Ferri riposizionano la rotta della loro creatura editoriale verso quell'America già presente molti anni fa quando per primi scoprirono autori come la Joyce Carol Oates, Thomas Pynchon e Mordecai Richler, fino al successo qualche anno fa di un'autrice come Alice Sebold che è stata più di un'alleata nel sostenere dal 2005 l'avventura americana della sigla Europa Editions che ha tradotto in quel paese, riottoso non poco alle voci e alle lingue non angloassoni, importanti autori europei. Ora un nuovo salto di qualità, una nuova scommessa: in contemporanea, in Italia con e/o e negli Stati Uniti con Europa Editions, verranno pubblicati autori di una nuova ondata, non necessariamente esordienti, anzi in alcuni casi autori lì già molto affermati. È il caso del primo titolo che esce in questi giorni, Tutto accade oggi del cinquantenne Jesse Browner, autore newyorkese che nella sua città ambienta un romanzo interessante, scegliendo un pezzo del Greenwich Village scampato alle ristrutturazioni operate dai nuovi ricchi e in una casa dal fascino antico sistema una famiglia americana con padre scrittore fallito che si porta a lettor le allieve dell'immancabile corso di scrittura e una madre malata, segregata nel suo letto. In questa assenza per incapacità e impossibilità delle due figure genitoriali s'apre uno spazio enorme e problematico per diventare adulti, un ambito di esperienza insieme spaventoso e magnifico su cui si sporge il diciassettenne Wes e la sua sorellina Nora, dodici anni. Se vi vengono subito in mente il giovane Holden e la piccola Phoebe oppure Dave e il piccolo Toph (rispettivamente Salinger e il Dave Eggers di L'opera struggente di un formidabile genio) non siete molto lontani dal vero. Tutto accade nel cuore di New York praticamente in una giornata ma sembra di stare anche in un sud alla Truman Capote degli esordi con la casa-mondo di questa famiglia americana in cui la linea di protezione genitori-figli si è interrotta e l'accudimento ha forme capovolte.

C'è Wes che ha appena perso la sua verginità con Lucy, vista come la bellezza del suo college, eppure il ritorno verso casa dopo la festa, con il quartiere che si sveglia, è quasi cupo, Wes pensa di aver fatto la cosa sbagliata, non prova nulla di quello che le chiacchiere dei coetanei e le storie della letteratura gli avevano promesso. Forse lui voleva che la cosa accadesse con Delia, la ragazza buddista con cui da un anno cerca di entrare in sintonia. Wes legge il mondo che lo circonda col supporto delle sue letture: è la letteratura a fargli da bussola per tentare di capire qualcosa su Lucy e Delia ma anche su suo padre e su se stesso. Guerra e pace occupa i pensieri di Wes e non solo perché deve consegnare uno scritto alla sua insegnante che gli ha appena rifiutato una colta dissertazione (postmoderna) sul manuale del fucile d'assalto M16, un'analisi alla Foster Wallace del linguaggio specifico di una merce americana, e che merce. Così le tolstojane Natasha e Sonja dovrebbero servire per capire Lucy e Delia, tutta la visione del mondo dello scrittore russo dovrebbe essere di aiuto a capire perché gli adulti sembrano a Wes tutti egocentrici e rattristati dai ricordi. Così in questo sabato qualunque la vita del giovane Wes sembra arrivata a un punto di svolta. Un romanzo che speriamo non passi inosservato, sarebbe un peccato.