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L'ultimo trasloco

Autore: Laura Pugno
Testata: L'Espresso
Data: 31 luglio 2022

Solastalgia. Una parola nuova, variante dell’ecoansia di uomini e donne di oggi, che per l’Enciclopedia Treccani descrive l’angoscia che affligge chi ha subito una tragedia ambientale a causa dell’intervento umano sulla natura. Se la nostalgia è il dolore del ritorno, la solastalgia è la nostalgia del conforto. Per Glenn Albrecht dell’Università di Newcastle in Australia, che ha creato il termine pensando agli abitanti dell’isola di Nauru devastata dall’industria estrattiva, la solastalgia è nostalgia di casa che si prova quando si è ancora a casa. Sintesi perfetta dei sentimenti dei protagonisti di “Erosione”, nuovo romanzo di Lorenza Pieri in uscita per E/O in contemporanea al ritorno della scrittrice in Italia dopo quasi dieci anni negli USA. Da tre confliggenti punti di vista, “Erosione” è il minuzioso racconto dell’ultima giornata nella villa di famiglia, sull’immenso estuario della Chesapeake Bay, dei fratelli Amenta, Bruno, Anna e Geoff, italoamericani di terza generazione. In un antico rito familiare ognuno di loro riempie una scatola di ricordi, prima di abbandonare per sempre il luogo dei sogni dell’infanzia, destinato ad essere venduto a improbabili compratori, poi a finire preda dell’innalzamento del mare che rende ormai estreme le inondazioni in quel tratto di costa atlantica. Eppure, la responsabilità generale sub specie climatica non esime qui dalla scelta personale, che sia fallimento scarto di lato o salvezza. Se casa Amenta, secondo la spiritualità un po’ new age di Anna, ha iniziato a sprofondare alla morte del nonno Joe, creatore di una fortuna che nessuno dei tre fratelli, neanche l’avvocato di successo Bruno, è riuscito a eguagliare, ancora per qualche tempo sembra invece sopravvivere alle acque intoccata la dimora dei vicini Goodman, ricchissimi dalla nascita, e come tutti i privilegiati anche in grado di concedersi, etimologicamente, bellezza e bontà. Chi si salverà da quale catastrofe, e per quali risorse personali o ragioni di classe, è la domanda che il libro lascia aperta.