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Il rovescio del paradiso non è l'inferno, ma la letteratura

Autore: Olga Brandonisio
Testata: Critica Letteraria
Data: 21 ottobre 2022
URL: https://www.criticaletteraria.org/2022/10/la-piu-recondita-memoria-degli-uomini-sarr.html

“Niente potrà tornare a quando il mare era calmo”, intona cantilenante la mia testa a lettura ormai inoltrata de La più recondita memoria degli uomini di Mohamed Mbougar Sarr. Certo, un’associazione piuttosto azzardata quella con Andrea Laszlo De Simone in “Conchiglie”, ma dopo aver letto il libro vincitore del Premio Goncourt 2021 (assegnato per la prima volta a un autore senegalese), tutto ciò che si era convinti di aver capito all’improvviso pare non essere più chiaro.

Eppure la trama è una carezza, di quelle che ti accoglie e ti rassicura a non avere timore, perché in fin dei conti si tratta solo di un giovane ricercatore e scrittore senegalese, Diégane Latyr Faye, che scopre a Parigi un libro, Il labirinto del disumano, pubblicato nel 1938 da un certo T.C. Elimane, anch’egli africano, definito dai critici dell’epoca il “Rimbaud negro”, la rivelazione della letteratura nera, che mai nessuno è riuscito a incontrare, vedere, capire chi e cosa avesse illuminato il suo genio. E cosa c'è di più eccitante per un giovanotto emergente della letteratura afro-francese di ritornare sulle tracce del misterioso Elimane? Il soggetto è semplice, quasi insignificante, se non fosse che tra il principio e la fine del libro la linea essenziale dello svolgimento dei fatti diviene viscere cocenti e palpitanti.

Il romanzo assume via via i caratteri di un creatura multiforme, chiara nelle sue figure ma maledetta nella sua comprensione. T.C. Elimane ha lasciato all’universo intellettuale un unico pezzo di letteratura, un solo libro, inintelligibile e incompleto. L’incipit è una profezia: un re vuole il potere assoluto ma per averlo deve ammazzare tutti gli anziani. Mitologia o maleficio?

«Elimane è stato una specie di primo uomo che, bandito dal paradiso, è riuscito a trovare rifugio solo in quello stesso paradiso, ma nella faccia nascosta, nel rovescio. Qual è il rovescio del paradiso? Ipotesi: il rovescio del paradiso non è l’inferno, ma la letteratura» (p. 88).

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