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La mia bottiglia per l’oceano di Michel Bussi

Autore: Elisabetta Bolondi
Testata: Sololibri
Data: 23 novembre 2022
URL: https://www.sololibri.net/La-mia-bottiglia-per-l-oceano-Michel-Bussi.html

L’ultimo libro di Michel Bussi è una parodia esotica di un famoso giallo di Agatha Christie, condita con cibi e alberi sconosciuti, veleni, cimiteri abbandonati, testamenti e inseguimenti nella giungla.

Abbiamo seguito il giallista più noto in Francia, Michel Bussi, in tutte le situazioni e le dimensioni geografiche nelle quali ha ambientato i suoi numerosi romanzi, costruiti su una suspense che avvince i lettori tanto diversi e imprevedibili sono i personaggi sospettati, tanto si fa complicato l’enigma man mano che si procede nella lettura.

In questo ultimo libro, La mia bottiglia per l’oceano (Edizioni E/O, 2022, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) ambientato nelle isole Marchesi, a Hiva Oa, in mezzo al Pacifico, isolati letteralmente dalle rotte del turismo internazionale, dove avevano soggiornato il mitico Paul Gauguin che vi era morto, e lo chansonnier di culto Jacques Brel, si svolge una insolita gara di scrittura: un noto autore di bestseller, Pierre Yves François, in breve “PYF”, ha deciso che cinque aspiranti scrittrici, selezionate accuratamente, scriveranno sull’isola il loro romanzo e la vincitrice si conquisterà la pubblicazione e la celebrità.

Le cose andranno molto diversamente perché Marie-Ambre, Clémence, Eloise, Martine, Farèyne, le cinque prescelte, finiranno per andare incontro a una serie di morti misteriose, di cui una delle voci narranti, la sedicenne Maima, una svelta ragazza indigena ma figlia di Marie Ambre, insieme al gendarme francese Yann, marito della poliziotta scrittrice Faréyne, contribuirà alle indagini e alla rivelazione della inattesa verità che si cela dietro la complicatissima trama. Tatuaggi misteriosi e tatuatori nascosti, statue votive, i tiki, che alludono a riti misteriosi, ciottoli rovesciati, cimiteri abbandonati, testamenti, inseguimenti nella giungla, bungalow isolati dove le varie scrittrici dovrebbero rinchiudersi ma che non le salva da un tragico destino incombente.

Insomma, una parodia esotica dei Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, condita con cibi e alberi sconosciuti, veleni. La guida di tutta la narrazione sembra essere l’amore e il successo letterario a qualunque prezzo.