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La villa del vescovo che fu trappola per gli ebrei

Autore: Simone Innocenti
Testata: Corriere Fiorentino
Data: 31 gennaio 2023

Una delle più grandi capacità di Sacha Naspini è quella di sorprendere il lettore. Come ci riesce? In maniera del tutto naturale, quasi un marchio di fabbrica. A volte lo fa piegando — improvvisamente — una frase per farla virare su una riflessione che spiazza. A volte ordendo storie che lasciano basiti, come ben sa chi lo legge e segue dai suoi primi romanzi (I sassi e I Cariolanti, ad esempio). Questa caratteristica si riconferma anche questa volta con Villa del seminario, l'ultimo dei romanzi che l'autore — grossetano, 46 anni — firma «gettando» così una sorta di ponte sulla storia del passato e quella della sua produzione letteraria: una sorta di cosmogonia che fa de Le Case (il borgo millenario scavato nella roccia dell'entroterra maremmano che dà il titolo a un suo celebre romanzo) l'epicentro artistico di una vicenda che «sfonda» in fatti di storia realmente accaduti: Grosseto fu l'unica diocesi in Europa ad aver stipulato un regolare contratto d'affitto con un gerarca fascista per la realizzazione di un campo d'internamento. Memoria e materia onirica — quella buona per le storie — convivono alla perfezione nelle mani di Naspini, autore pluripremiato e tradotto. (...)