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Scritti politici e corsari: lezioni di sopravvivenza

Autore: Titti Marrone
Testata: Il Mattino
Data: 27 agosto 2023

Tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, dove erano accasate molte organizzazioni extraparlamentari degli anni '60 e '70, nelle sedi politiche con le «riggiole» sconnesse affumicate da mille sigarette, Fabrizia Ramondino appariva come un ircocervo, una sorta di creatura mitologica. Sottile come un giunco, scattante, con lucidi capelli corvini, parlava con tono sommesso di timidezza, quasi scusandosi. Ma le sue parole pesavano e, in tempi in cui le «compagne» tacevano, relegate in ruoli ancillari, contavano. E reclamavano attenzione, dai maschi e da tutti. Con Giovanni Mottura e Enrico Pugliese, intorno al tavolo di casa sua Fabrizia aveva fondato nel 1969 il gruppo politico più originale e attento alle ragioni degli ultimi del Sud, il Centro di coordinamento campano. Lì in una miriade di documenti, saggi, volantini, articoli sarebbe emersa la sua prima scrittura nota, quella politica. Seguita, quattro anni dopo l'inchiesta sui disoccupati organizzati a Napoli, dal romanzo Althénopis dove la sua strabiliante scrittura letteraria, sorprendendo molti, sarebbe venuta alla luce con un timbro inscrivibile nel solco di Anna Maria Ortese ed Elsa Morante.

Ora arriva una nuova raccolta di suoi scritti, a dimostrarci come le «due Fabrizie» fossero in realtà sempre la stessa, una chimerica creatura incapace di dar peso a potere o denaro, una «socialista anarchica pragmatica» che concepiva politica e letteratura e vita al servizio dell'idea militante per cui «tutti quanti insieme dovevamo, per così dire, salvarci». Il librino s'intitola Modi per sopravvivere Gli scritti politici, è curato da Mirella Armiero, introdotto da Goffredo Fofi, ha una nota di Enrico Pugliese (Un modo diverso di fare politica) ed esce il 5 settembre da e/o (pagine 240, euro 14). (...)