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Non è un lavoro per ragazze di Kazuki Sakuraba

Autore: Silvana Accardo
Testata: Maremosso - LaFeltrinelli
Data: 25 ottobre 2023
URL: https://maremosso.lafeltrinelli.it/recensioni/non-e-un-lavoro-per-ragazze-kazuki-sakuraba-libro

L'autrice di Red Girls torna con un nuovo, appassionante romanzo ambientato in un'isola sperduta del Giappone, dove due tredicenni sugellano un'amicizia con un duplice omicidio.

Non è una lavoro per ragazze di Kazuki Sakuraba (E/O) racconta la storia di Ōnishi Aoi, una ragazzina della prefettura di Yamaguchi, in Giappone. Aoi frequenta la seconda media. Ha un temperamento irrequieto, ma sa anche far ridere tutti. Ha un numero sufficiente di amiche. Le piacciono i libri e i videogiochi. A scuola va discretamente. Non c’è niente in apparenza che non vada. Ma Aoi non è la solita ragazzina.

A casa ha un patrigno violento e ubriacone, che le ruba tutti i soldi che guadagna con lavoretti modesti. Aoi decide di non poter più sopportare i maltrattamenti, così una sera d'estate lo uccide. Non lo fa da sola: ad aiutarla è Miyanoshita Shizuka, compagna di classe. Una ragazza che, al contrario suo, non dà nell’occhio, schiva e silenziosa quando circondata dagli altri, ma che diventa improvvisamente carismatica e autoritaria in compagnia di Aoi. Tanto da riuscire a convincerla ad ammazzare il proprio patrigno. E a chiedere lo stesso favore in cambio.

Aoi uccide due volte, entrambe perché non è riuscita per tempo a rivelare il dolore e la paura che la schiacciavano. Tutto il romanzo è una richiesta di aiuto da parte di adolescenti che crescono allo sbaraglio in un’isola sperduta, dove anche le cose più banali arrivano in ritardo, accolte come grandi innovazioni. (...)

A fare da sfondo alle vicende questa isola giapponese, il mare, il cielo e la natura. L’incontaminato paesaggio sembra fare eco alle emozioni irrequiete e rabbiose delle due ragazzine. Le precise descrizioni della natura che muta di stagione in stagione, ci mostrano il trascorrere del tempo che logora lo spirito di Aoi, così come fa ingiallire le foglie sugli alberi, fin quando arriva l’inverno gelido e la sua volontà si risveglia, calda, decisa a mettere fine a quella spirale di omicidi.