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È duro l'addio all'amante dalle braccia forti arrivato ballando e andato via correndo

Autore: Franco Faggiani
Testata: La Stampa - TuttoLibri
Data: 28 ottobre 2023

(...) Attraverso una corrispondenza definita ricca, meravigliosa, lussureggiante. Inevitabilmente attesa o inaspettatamente vorace che sia, la morte, come dice Chiara, nome anche della protagonista, «ci tramuta in un ammasso di pezzi, di reazioni confuse» tra le quali si insinua il vuoto, che ci rende estranei persino a noi stessi. Sale la voglia di buttar via la vita, quel che ne resta. Certo, poi ci sono alcuni possibili appigli per non sprofondare del tutto: andare nei luoghi distanti da quello dei primi incontri palpitanti, ritrovare le amiche, o meglio «le sorelle», la accogliente dolcezza della casa materna e incrociare qualcuno che cerca di convincerti che «l'amore non finisce con la morte, l'amore cambia forma ma rimane». E ci si può aggrappare anche alla inaspettata comprensione e alla saggezza dei figli adolescenti (entrambi gli amoureux hanno a margine una famiglia tenuta appena insieme da cemento vecchio e assai friabile) e alla natura, alla quale i protagonisti avrebbero voluto appartenere, intrecciando il loro rami, mettendo corteccia, foglie e radici solide. Forse inconsapevoli che anche le foreste, i grandi alberi, come gli amanti, sono colpiti dai fulmini o dal vento prepotente che arriva senza preavviso. Ma per quanto si possano fare tentativi di salvezza, pur se circondati da persone intenzionate a consolare, indotti a continuare, pur se da soli, il cammino, i pensieri, i ricordi non si riescono a distanziare, anzi, ci precedono, sono come predatori in agguato costante. Meglio, dunque, esserne consapevoli, attraverso questa narrazione sul dolore che non si nasconde e, per certi versi, brilla nella sua dura purezza. Chiara Mezzalama usa le parole, che a volte fanno così paura, con precisione chirurgica. Parole che diventano poesia, necessaria, sovente, per sopravvivere al dolore stesso.