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Davvero esistiamo solo se siamo visti?

Autore: Lara Ricci
Testata: Domenica - Il Sole 24 Ore
Data: 11 febbraio 2024

(...) Con un sapiente uso dell'analessi, la narrazione, appassionata, ficcante, ricca di idee e di spunti per leggere il presente, ma anche di riflessioni senza tempo, si muove tra questi tre luoghi e tra queste tre diverse, ma sempre perverse, dinamiche sociali. Le domande si accumulano, ma anche si tengono tra loro, mentre la narratrice s'interroga su razzismo e capitalismo, si chiede se si corre via da qualcosa, o si corre solo verso qualcosa, riflette sull'essere e sull'appartenere, sull'amarsi e sull'amare, su «un assurdo senso di purezza», sulle famiglie e sulle vite passate «nella trincea di un fuoco amico», su una cultura, anzi due, in cui «nessuno ci ha insegnato a chiederci cosa vogliamo davvero (...), ma solo cosa dovremmo desiderare», su una società, anzi due, dove poter essere fragili è un privilegio solo di alcuni. E poi, tornando al dramma individuale, lascia aperta la domanda più struggente, per una figlia di immigrati, ma in fondo un po' per tutti: «Ti ho inventato, papà?» Anechoum compone così un romanzo d'esordio di rara intensità, scritto in una lingua piana ma precisa, in cui la "voce", una voce che sa modulare toni satirici e poi lirici nel giro di poche pagine, non è altro dal contenuto. E le parole arabe o francesi sono inserite perché necessarie e non per vezzo, per assecondare chi va in cerca dello "stile" a tutti i costi, senza tuttavia saperlo definire in modo non contraddittorio. Un libro che è confortante vedere che abbia potuto nascere, e soprattutto essere scoperto e pubblicato, in Italia.