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"Netanyahu ci considera animali La mia famiglia è là, ora ho paura"

Autore: Orlando Trinchi
Testata: La Stampa
Data: 26 aprile 2024

«La guerra è entrata nella mia casa, nella mia vita». La scrittrice e giornalista palestinese Asmaa Alghoul, nata a Rafah nel 1982, conosciuta in tutto il mondo per La ribelle di Gaza (Edizioni e/o, 2024), aspetta con ansia le notizie dal fronte, con la sua città sotto il tiro dei tank israeliani. Si può parlare di catastrofe umanitaria? «Sicuramente sì. Al momento la gente di Gaza non è preoccupata dalla questione dei diritti umani, vuole solo sopravvivere. Il fatto è che il governo israeliano, guidato da Netanyahu, non è interessato a fermare la guerra. Anche la stessa Hamas non è interessata alla fine della guerra. Questa è la verità. Hamas ha dato inizio al conflitto per poi nascondersi dietro alla povera popolazione civile. Si può senz'altro definire una catastrofe umanitaria. Sul versante di Gaza, Netanyahu ha contenuto Hamas per anni, per poi essere travolto da una reazione che non si aspettava. La società israeliana è stata improvvisamente scossa, supponeva che sarebbe stata protetta ? che la superiorità militare sarebbe bastata a proteggerla ? e d'un tratto tutto è crollato». (...)