Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Sabot/Age, la nuova collana di E/O

Autore: Gianfranco Broun
Testata: L'altra Pagina
Data: 31 agosto 2011

Sabot/age è il nome della nuova collana che la casa editrice E/O ci presenta. Diretta da Colomba Rossi e curata da Massimo Carlotto, si ripropone di mostrare “storie che il nostro paese non ha più il coraggio di raccontare”. Temi sociali, economici e criminali della moderna società vengono evidenziati senza timore di censura e lasciando che la quotidianità sia travolta dagli eventi. Non esiste un singolo genere che ispiri questa collana: si passa dal noir al pulp, dall’horror alla commedia lasciando che l’elemento comune di tutti i romanzi sia il voler rompere quell’omertà di non detto e “sabotare il silenzio quotidiano sui temi inquietanti eppure rigorosamente taciuti”.

La mafia cinese è il tema che interessa il primo dei romanzi: “La ballata di Mila”, firmato da Matteo Strukul, autore esordiente nella categoria romanzi ma che ha già avuto modo di pubblicare due saggi musicali, affronta la questione dell’inserimento della criminalità organizzata del colosso asiatico nel territorio italiano, e più precisamente nel nord-est, dove deve scontrarsi con la mafia locale. Dietro l’apparente integrazione culturale si nasconde difatti una penetrazione nella società al fine di conoscerla meglio e poterne così sfruttare le debolezze. La storia non nasconde affatto scene violente e crude alternando ad un ritmo particolarmente rapido tanta azione da richiamare alla mente film come Kill bill e permettendo di definire il giovane scrittore il Gischler italiano con un pizzico di Tarantino.

Il secondo libro è quello di Carlo Mazza: “Lupi di fronte al mare” racconta le vicende di un capitano dei carabinieri nella soleggiata Bari che si ritrova coinvolto all’interno di un intreccio in cui la malavita e la politica si mescolano con la sanità privata. In questo caso Bari è solo una rappresentazione di tutto lo stivale dove il malessere trova spazio in ogni angolo della nazione. La corruzione è il tema dominante, sempre molto delicato da affrontare nel belpaese in cui questo aspetto è in diversi casi insito all’interno delle radici culturali e sembra essere la normalità di determinate situazioni.