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Bari in giallo con Lupi di fronte al mare di Carlo Mazza

Testata: La Gazzetta del Mezzogiorno
Data: 18 dicembre 2011

Il subbuglio e l'intrigo vischioso della società in cui viviamo, tra bene e male, viene bene rispecchiato nel romanzo del barese Carlo Mazza (classe 1956), Lupi di fronte al mare, accolto nella collana di Sabot/age curata da Massimo Carlotto per l'editrice E/0. Mazza delinea argutamente l'affresco di una città irrequieta e combattuta tra malaffare e connivenze politiche: quella Bari che sembra riemergere tra fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90; la Bari dèll'incendio del Petruzzelli e quella dello scandalo della sanità privata pugliese; la Bari della stampa divaricata tra onestà di cronaca e torbido intreccio di complicità. Eppure, una Bari percorsa ancora oggi dai brividi di febbre sociale. Non a caso, il motto iniziale del romanzo è- forzando forse le tinte scure -l'incipit infernale «Per me si va nella città dolente». A scovare i «lupi di fronte al mare», vale a dire le combriccole rapaci intente a dilaniare i tessuti sani della città, il capitano dei carabinieri Antonio Bosdaves, un uomo d'ordine che tuttavia pensa che «nella vita bisogna rassegnarsi al disordine», aiutato dalla giornalista caparbia e sensuale, Mattina Bizantino.