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L'amica geniale

Autore: Elio Grasso
Testata: Pulp
Data: 13 gennaio 2012

Elena Ferrante appartiene alla scrittura come i vicoli delle città di mare appartengono a quest'ultimo, hanno i loro percorsi nelle viscere amate o deplorate dalla gente comune. Spaccanapoli o via Prè non fa differenza, i dialetti vanno e vengono sulle pelli sudate e sotto i vestiti delle belle di turno alle prese con diavoli e angeli. Con L'amica geniale l'autrice torna alla storia di un abbandono: come accadeva nel primo sorprendente romanzo, L'amore molesto, qualcuno vuol far perdere le tracce, lontano da un folto gruppo di personaggi. Due in particolare, femmine che da bimbe possono salire verso la casa dei mostri, del mostro per antonomasia, che poi si rivela genitore di una stirpe di vandali dell'animo. E che comandano la strada sotto i loro passi. Lila e Lenù, crescendo, marciano alla conquista di una lingua, e per farlo trafiggono come fossero lanciatrici di pugnali. Due bimbe, poi adolescenti, mettono le loro bellezze e intelligenze "diverse" al servizio di un quartiere che sta alla rinfusa dentro anni difficili e cattivi, rugosi ma trepidanti. Anni che diventano mezzo '900. Ferrante, scrittrice che della clandestinità ha fatto apprezzabile regola vitale, in questo romanzo mette sulla strada corpi sanguigni che fanno crescere il loro cervello attraverso gesta eroiche e gesta di semplici teppistelli. La scuola e il saper scrivere, il saper vedere oltre i confini murati del quartiere, la volontà ferrea e le_più becere inquietudini, ereditano una forte sostanza. E la capacità dell'autrice di sferrare attacchi alla lingua italiana, dove non ci si aspetterebbe, a far volare il romanzo come per oltrepassare distanze enormi. Tutte temporali, in questo caso. Quel che le protagoniste imparano ci giunge coloratissimo davanti allo sguardo, e la loro rincorsa diventa la nostra. Come reginette consapevoli d'essere parte di una letteratura senza tempo, sbagliano rotta e si correggono, stanno con i ragazzi e le famiglie violente del rione, vedono mutare i loro corpi e s'intrecciano all'evolvere del tempo che macina fino a consegnarle al futuro che verrà. Così come verranno i successivi capitoli, annunciati, di una narrazione che dagli anni '50 arriva fino a noi.