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Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei: se I soliti ignoti si trasferiscono nel terzo millennio

Autore: Filippomaria Battaglia
Testata: Panorama.it
Data: 22 marzo 2011

Si intitola Giulia 1300 e altri miracoli, ma sembra il sequel di un film come I soliti ignoti.
Il romanzo d’esordio di Fabio Bartolomei, da poco pubblicato dalle edizioni e/o, non è ambientato nel secondo dopoguerra italiano, e non è popolato dagli stessi personaggi che animavano la storica pellicola di Mario Monicelli.

Ma in qualche modo potrebbe esserne la sua continuazione ideale.

La storia di Diego e dei suoi fallimentari quarant’anni che sembrano arrivare a una svolta con la catastrofica decisione di dare seguito a un’improbabile inserzione immobiliare è infatti la traduzione postmoderna delle vicende di Cosimo e “Capannelle”.

Camorra, pizzo, nostalgia e tanti rimpianti: di lì in avanti, il protagonista ne vedrà di ogni, stretto tra il solito tran tran e la voglia di riscatto esistenziale.

Bartolomei firma il suo esordio narrativo con una trama niente affatto scontata, tracciata con un certo sense of humour e una buona dose di politicamente scorretto.

E infilza – una dietro l’altra – una serie di gag e situazioni paradossali che fanno tralasciare alcune ingenuità stilistiche, rendendo la sua opera una buona opera prima. Lo aspettiamo al varco per il bis. Vedremo.