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Quattro preziosi racconti di Eric Emmanuel Schmitt per attraversare un momento di vita con Concerto in memoria di un angelo

Testata: Libri News
Data: 14 settembre 2010

Con la raccolta di racconti ‘Concerto in memoria di un angelo’ (Concerto à la mémoire d’un ange), pubblicata nella versione italiana dalle Edizioni E/O, per la traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca, Eric Emmanuel Schmitt si consacra come uno tra i maggiori scrittori d’oltralpe nell’affascinante genere del racconto lungo o novella, un creatore di storie che in poche decine di pagine dipinge un intero universo romanzesco.
Un genere, quello dei racconti riuniti in raccolta, che, a torto secondo noi, non ha molta fortuna in Italia, comprendendo al suo seguito ben pochi lettori rispetto a quanto meriterebbe. Affermazione condivisa, sviluppata e portata avanti da Schmitt quando dice: «Il racconto è un diagramma di romanzo, un romanzo ridotto all’essenziale. È un genere esigente che non perdona il tradimento. Il romanzo può essere utilizzato come ripostiglio in cui sbattere di tutto, cosa che è impossibile fare con il racconto, in cui bisogna misurare lo spazio assegnato alla descrizione, al dialogo, alla sequenza, in cui il minimo errore nell’architettura risalta. Anche i compiacimenti.» [dal Corriere della Sera del 11 settembre 2010]

Il volume, seguendo l’usuale stile dell’autore, propone quattro distinti racconti che hanno la prerogativa di poter essere letti separatamente, poiché possiedono piena autonomia, ma sono comunque legati tra loro da un progetto globale che ha un inizio, un centro e una fine. Un’idea di libro che precede la stesura dei racconti, li immagina e li crea seguendo un filo conduttore che in questo caso può venire rappresentato dal legame che attraversa l’ordinario e lo straordinario della vita.
Nel primo racconto, ‘L’avvelenatrice’, l’autore propone la figura di un’anziana signora cattiva, addirittura un’assassina, che intraprende un cammino di redenzione quando un prete giovane e bello si interessa a lei, salvo interromperlo bruscamente non appena l’uomo dei suoi sogni viene trasferito altrove.
Nel secondo, ‘Il ritorno’, il protagonista principale è un padre che a causa del suo lavoro di marinaio è sempre lontano da casa. L’allontanamento fisico genera un allontanamento sentimentale: il padre quasi ignora le sue figlie, come se avesse dimenticato di amarle, arriva persino a confonderle nel suo ricordo. Il velo gli casca dagli occhi quando gli annunciano che una di loro è morta, ma lui non è capace di distinguere quale delle quattro.

‘Concerto in memoria di un angelo’, oltre a dare il titolo al volume, è il titolo del terzo racconto, la storia di due amici con caratteri opposti, uno competitivo e aggressivo quanto l’altro è gentile e disinteressato. Saranno gli eventi a portare un repentino stravolgimento della situazione.

Chiude il volume il racconto ‘Un amore all’Eliseo’, una storia d’attualità che ci porta all’interno delle incomprensioni che minano il rapporto della coppia più famosa di Francia: lei ama lui quando lui non la ama più, comincia a odiarlo quando lui comincia a riamarla, e finisce per amarlo quando lui si decide a odiarla.
Prima di chiudere questa breve presentazione, informiamo i nostri lettori che Eric-Emmanuel Schmitt sarà presente a PordenoneLegge domenica 19 settembre 2010 alle ore 17:30 presso il Palazzo Montereale Mantica per la presentazione di ‘Concerto in memoria di un angelo’.