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Massimo Carlotto apre Nebbia Gialla con Mazza e Strukul

Autore: Mauro Pinotti
Testata: La gazzetta di Mantova
Data: 4 febbraio 2012

Una collana dedicata alla realtà italiana. Così è nata la nuova collezione "Sabot/Age" creata da Massimo Carlotta e presentata alla Fiera della piccola e media editoria il 6 gennaio scorso a Roma. Una collana dedicata a romanzi freschi, scritti da giovani e nuovi autori con l'intento di "sabotare il silenzio quotidiano su temi inquietanti eppure rigorosamente taciuti". Fanno già parte di Sabot/Age Carlo Mazza e Matteo Strukul. I tre autori hanno inaugurato ieri sera la 6a edizione di "NebbiaGialla - SuzNoirFestival" al cinema Politeama, dove hanno portato i loro ultimi libri e conversato a ruota libera con il pubblico, La rassegna è stata aperta dal saluto di Patrizio Guandalini, assessore alla cultura del Comune di Suzzara Poi gli autori, stimolati dalle domande di Adele Marini e di Paolo Roversi, l'ideatore di Nebbia Gialla, hanno parlato dei loro libri, dei personaggi e delle situazioni, mettendo a confronto il Veneto con la Puglia, la fascia adriatica a nord e a sud d'Italia e il connubio tra politica e malaffare. Strucul ha parlato soprattutto della mafia cinese. Massimo Carlotto, con il nuovo romanzo riprende un personaggio creato dieci anni fa, owero quel"gran bastardo" (come lo chiama l'autore), di Giorgio Pellegrini e di "Arrivederci amore, ciao" uscito nel 2000. Molte cose sono cambiate da aDora e quindi eccolo di nuovo al centro della vicenda raccontata in "Alla fine di un giorno noioso", pubblicato da E/O. Pellegrini era un criminale politico poi rapinatore: s'era ripulito e ora, ripulita la fedina e la facciata, ma sempre canaglia. lo si rivede, proprietario di un locale in una città del Veneto, ritrovo di politici e imprenditori collusi con il malaffare degli appalti. Sul solco di Carlotto c'è il romanzo dell'autore padovano Matteo Strukul che ha dato alle stampe "La ballata di Mila", un sugar-pulp ambientato in Veneto e che riflette le contraddizioni del territorio e il suo essere terra di conquista di associazioni a delinquere prima sconosciute ai veneti. n romanzo "Lupi di fronte al mare", di Carlo Mazza che ha esordito come scrittore a 50 anni, è un noir ambientato a Bari. Vari filoni narrativi concorrono a delineare il quadro gene­rale della società parallela che ' talvolta, complici le intercettazioni e gli scandali, si mostra nella la sua nuda verità. Non c'è mistero, anzi: tutti gli intrighi sotterranei descritti nel libro non sono altro che la realtà per come ormai viene immaginata dall'opinione pubblica. Raccomandazioni, favori, minacce: nessuno più si scandalizza nel pensare che possa esser vero che il mondo vada così.