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L'egiziana che voleva fare la parrucchiera

Autore: Antonia Arslan
Testata: Famiglia Cristiana
Data: 4 giugno 2011

Un libro delizioso, che ho chiuso con la voglia di leggere il seguito (ed è probabilmente questa l'intenzione dell'autore nel creare il suo personaggio di "investigatore in prova", siculo-tunisino ... ) Strutturato come una partitura a due voci alternate, un maschile, italiana (Christian-Issa) e una femminile, egiziana (Safia-Sofia) e con situazioni alternate, che si intrecciano a sviluppare un inedito intrigo, il romanzo dì Amara Lakhous, algerino dì nascita e romano dì adozione, si svolge con ariosa ironia, in un linguaggio fresco e piacevole, con felici tocchi siciliani a caratterizzare i momenti introspettivi del protagonista. . Un'ironia affettuosa e pungente, che non risparmia nessuno, circola di capitolo in capitolo, e avvolge con levità gli eventi del microcosmo interetnico di viale Marconi, sia i protagonisti sia i comprimari: dalla padrona di casa, a cui è stato affibbiato il nome rivelatore di Teresa-Vacanza, per la sua abilità nello sfruttare i giovani extracomunitari che riesce a stivare numerosi in un appartamento di sua proprietà, facendosi pagare in nero, al padrone del Little Cairo, Akram, il faccendiere informatissimo, sospettato di ambigui traffici, che compie troppo spesso il viaggio alla Mecca. Ho trovato particolarmente indovinato, espressione della più autentica saggezza femminile mediorientale, il personaggio della giovane egiziana Safia, che si fa chiamare Sofia e coltiva di nascosto il sogno di fare la parrucchiera. Fa tenerezza, e anche ammirazione, il suo riflessivo ragionare sulla sua religione, di cui segue osservante i precetti, ma ribellandosi a ogni eccesso (e qui è ben disegnato, con tocco molto realistico, il suo contrasto con la moglie dell'imam- macellaio, un'italiana convertita e fanatica, che vorrebbe imporsi a Sofia in nome di un'assurda intransigenza religiosa). La storia poi del "divorzio all'islamica", forse la parte più originale del libro, diverte ma fa molto riflettere, perché Lakhous conosce bene e sa raccontare "dall'interno"- realtà, situazioni e paradossi di quel mondo variopinto e multirazziale che vive, cresce e man mano ha messo radici nel nostro Paese, nella semplice, tollerante interazione del vivere quotidiano.