I lettori di Massimo Carlotto erano abituati a pensare Beniamino Rossini come un personaggio di fantasia, un antieroe di carta. Leggendo La terra della mia anima scopriranno invece che Beniamino Rossini è una persona reale - purtroppo era, oramai - un uomo che ha attraversato la seconda metà del Novecento dalla parte dell'illegalità. Era un milanese d'altri tempi, sintesi incredibile di malavitoso efficiente e di "compagno che sbaglia", come si sarebbe deto più avanti, un comunista, un'idealista che con l'avanzare del secolo, col passaggio dal dopoguerra al boom, dalle crisi degli anni Settanta alla globalizzazione, è finito per sentirsi e diventare uno "fuori tempo", soprattutto negli ultimi anni di attività malavitosa e negli anni del carcere (quindici).
Di questa vita straordinaria e fuori dai canoni, di questo malavistoso particolare - conosciuto in carcere ai tempi del calvario giudiziario dello scrittore - racconta il nuovo libro di Carlotto. In esso l'autore riprende anche alcuni temi dei suoi precedenti libri: l'abbraccio a tenaglia che criminalità e parte del mondo economico hanno teso alla società, la polemica contro il carcere che, anziché rieducare o preparare il colpevole al rientro in società, non fa che sopraffarlo sempre di più.
Quando comincia il suo apprendistato, il giovane Rossini è da poco giunto da Milano con la sua famiglia - papà operaio e madre basca che va a diffondere l'Unità - nelle montagne sui laghi al confine con la Svizzera; lì Beniamino impara subito che il contrabbando degli "spalloni" è quasi una regola, tollerato pure dal partito, e con leggi morali e regole comportamentali chiare per tutti dalla notte dei tempi: niente armi, niente scontri con la legge, in caso estremo si lascia cadere il carico di sigarette o di caffè giù dalle spalle e si scappa - tanto i finanzieri e i loro cani sono interessati solo alla merce.
Le montagne e la sua gente sono l'università di Rossini, lì incontra un contrabbandiere tedesco colto che lo introduce alla lettura; conosce i primi amori e affina la sua creatività nel trasporto delle bricolle di sigarette. Potrebbe andare avanti in eterno questa vita, ma Beniamino è destinato a incontrare molti mondi che volgono al termine ed il primo è proprio quello del contrabbando di confine: dopo la crisi petroifera i prezzi lo strangolano. Così Rossini, fulminato dalla vista del mare, tra una canzone di Ricky Gianco e una fidanzata, si ricorda dell'impressione suscitata in lui la prima volta dalla vista del mare. Quell'amore a prima vista significherà anni di contrabbando marittimo in un mare sempre più pericoloso: mafie e guerre (dal Libano alla ex Jugoslavia) sono all'ordine del giorno e nemici e amici cambiano di ruolo velocemente.
Il clima di solidarietà della montagna è un ricordo lontano e ben presto armi e clandesini prendono il posto delle sigarette. Insieme all'Italia, cambia anche l'Europa, le relazioni criminali si stabiliscono tra clan e settori sempre più consistenti dell'economia, Beniamino tenta di stare a galla con le rapine ma fa fatica, anche perché nel frattempo la sua vita privata ha subito un'accelerazione: finisce il matrimonio con Sonia, e dopo decine di entraineuse, Beniamino incontra Dalila, scopre che prima dell'operazione era un uomo ma, in barba alle regole dell'ambiente, se ne innamora lo stesso
Di lì a poco la porta del carcere lo separerà dalla realtà per molti anni, un inferno nuovo sta per spalancarsi di fronte a lui. La legge Gozzini è più o meno boicottata, vendette fra reclusi e punizioni dei secondini scandiscono la detenzione. Gli ultimi anni e l'epilogo li trovate nel libro.
Ricordate in Arrivederci amore, ciao quella carogna di militante politico che diventa criminale comune e poi rispettato protagonista dell'economia più o meno illegale del nordest? Ecco, Beniamino Rossini è il contrario, è colui che non muta pelle per tornaconto personale, che cerca di attraversare il mondo con una manciata di valori e qualche amico vero.
A partire da questo libro Carlotto ha pensato anche di allestire uno spettacolo, molto bello, visto a Roma l'altra sera alla Casa del jazz (e che sta girando per la penisola), in cui lo scrittore racconta Beniamino Rossini e un pezzo di storia italiana accompagnato dalle canzoni di Ricky Gianco. Più avanti in febbraio verrà pubblicata una graphic novel con disegni di Igort che uscirà contemporaneamente anche in Francia. E così, finalmente, potremo conoscere anche il volto di Beniamino Rossini.