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F. Bartolomei, La banda degli invisibili

Autore: Edyth Cristofaro
Testata: Marte Magazine
Data: 16 luglio 2012

Superata da un pezzo la soglia degli ‘anta, i protagonisti di questo nuovo romanzo di Fabio Bartolomei (di cui abbiamo già parlato in occasione della sua opera prima uscita sempre per i tipi di e/o), La banda degli invisibili, sono dei felici modelli della spesso compianta commedia all’italiana.

Vecchietti d’altri tempi, capitanati dal protagonista assoluto della vicenda, Angelo Di Ventura, ex partigiano che sopravvive con la pensione minima, a ottantasette anni suonati non trovano di meglio da fare che studiare un piano di tutto rispetto e incruento per rapire nientemeno che Silvio Berlusconi.
Verrebbe da chiedersi, ma non hanno di meglio da fare questi cinque squinternati? Eppure Angelo Di Ventura, Filippo Baldi, Laura De Bernardinis, Ettore Pacini e Osvaldo Antonelli vogliono far valere i loro diritti e le loro capacità in una società che tende a far sentire chiunque sopra i settanta inutile, e diventano loro malgrado dei modelli da opporre a quelli della repressione psicologica imperante.
Reagiscono e si mettono in testa di ottenere dall’uomo più potente del Paese (eppure quasi “vecchietto” come loro), ciò che secondo loro è davvero importante: una scusatio pubblica per le malefatte e i raggiri, per la cattiva gestione del sistema Stato e per la pessima situazione sociale.
Ma come possono sperare dei vecchietti malconci di riuscire a rapire uno degli uomini più scortati del mondo?
Li vediamo crescere nel corso della narrazione e, nonostante gli acciacchi, i limiti fisici, l’arteriosclerosi galoppante, li vediamo mettere a segno il loro piano, in modo insperato, ma decisamente geniale.

Fabio Bartolomei ci regala, dopo Giulia 1300 e altri miracoli, un altro spaccato irriverente e divertente dell’Italia di oggi, andando oltre i cliché comuni e con una consecutio narrativa felice e leggera, ma mai banale. Trovate intelligenti, ironia spiccata e una forte dose di inventiva gli ingredienti principali del suo stile che coinvolge e avvolge il lettore, tanto da fargli desiderare e sospirare l’ultima pagina, sognando poi di ricominciare daccapo perché nel corso della lettura non si è mai annoiato.