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Recensione di Una brutta storia (di Piergiorgio Pulixi)

Testata: Blogolo nel buio
Data: 18 settembre 2012

Roba davvero forte “Una brutta storia”. Se il buongiorno si vede dal mattino, quello di Piergiorgio Pulixi è un nome che dovremmo tener d’occhio con grande attenzione ancora per diverso tempo.
La collana Sabot/Age, curata da Massimo Carlotto e Colomba Rossi, ci ha abituato ad opere di assoluto valore. Tuttavia, almeno per chi scrive, questo libro è in assoluto il migliore tra quelli pubblicati finora.
Un noir di grande spessore che non rinuncia alla mescolanza con altri generi, in primis hard boiled e pulp. Siamo in una grande città del nord. Una banda di poliziotti, guidata da Biagio Mazzeo, controlla il traffico di droga e tutto quello che gli ruota attorno. Per farlo utilizzano il ricatto e, quando serve, l’omicidio. Ma anche e soprattutto le loro divise. La gran parte del branco fa capo infatti alla sezione narcotici, guidata proprio da Mazzeo. Durante una rapina ad un supermercato un ceceno viene ucciso da un ragazzino nigeriano. La vittima è Goran Ivankov, fratello di Sergej Ivankov, il più importante boss della mafia cecena che giura vendetta. Trova i mandanti della rapina in Biagio e la sua banda e, ritenendoli responsabili della morte del fratello, scatena contro di loro una guerra feroce e crudele. Una guerra senza esclusione di colpi cui il branco di poliziotti, alle prese con il colpo che dovrebbe cambiare per sempre le loro vite, non si tira indietro, rispondendo senza pietà colpo su colpo. Nel mezzo di questa lotta c’è però anche l’amicizia e l’amore, l’unica cosa che può rendere debole un uomo e portarlo alla morte.
Uno dei due contendenti alla fine ne esce vincitore. Ma vincere una battaglia come sempre non significa aver vinto la guerra. Così è un nuovo omicidio a riaprire la partita contro un nuovo nemico.
Un romanzo di oltre 400 pagine, con una trama fitta, coerente e scorrevole. Un modo di scrivere che pare ispirarsi più ai maestri del genere d’oltreoceano (Landsdale, Ellroy, Don Winsolow), soprattutto nella parte iniziale quando i personaggi vengono presentati, rispetto ai riferimenti letterari in stile mediterraneo.
Tre anni ci sono voluti per scriverlo questo libro. Molto meno dovremmo aspettare per il sequal. Pulixi infatti è già al lavoro. Il nuovo romanzo sarà con ogni probabilità in libreria nel 2013.