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Storia del nuovo cognome, Elena Ferrante

Testata: righe vaghe
Data: 12 novembre 2012

Leggendo la storia di Lenù e Lila non si può far altro che sentirsi parte di quel mondo. È l’abilità della Ferrante: lei comincia a raccontare e tu lettore devi inevitabilmente arrivare fino alla fine, senza respirare mai, tale è la curiosità di sapere, di vivere, le vite di queste donne protagoniste.

La pacata Lenù che è alla ricerca di un suo ruolo nel mondo, credendosi stupida, ignorante, lottando contro delle origini che non si lavano da dosso. La fiera Lila, che invece sembra perdere la sua fortissima identità e sceglie, pentendosene subito, il benessere della famiglia a dispetto della felicità. Ma la felicità è un istinto e prima o poi la si vuole.
La storia di quest’amicizia così conflittuale, tra due persone così diverse, quel sentirsi di Elena sempre in competizione con Lila, mentre Lila è sempre oltre…

Ma Storia del nuovo cognome (come L’amica geniale prima) non è solo la storia di queste due donne, è anche la storia dei numerosi personaggi che girano intorno a loro. Tutti ben caratterizzati, tutti drammaticamente veri, nelle loro piccole e grandi debolezze, cattiverie, ambizioni e vigliaccherie.

Ho amato questo romanzo, per qualche giorno non è esistito altro. Ho avuto le ambizioni di Elena, ho sentito la passione di Lila.
Come è scritto nella bandella: mi sono abbandonata a loro.
E non ne sono rimasta delusa.