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L'iraniana in fuga che tifa per Totti

Autore: Marco Lodoli
Testata: La Repubblica - Almanacco
Data: 26 gennaio 2008

Ogni romanzo deve cercare un punto di vista particolare se vuole che ciò che ci racconta abbia un sapore originale. E' quanto ha provato a fare Daniele Scaglione, da sempre impegnato in Amnesty International e nelle mille cause dei diritti umani, nel suo breve romanzo Centro permanenza temporanea vista stadio. Qui si tratta di immigrazione più o meno clandestina e dei centri predisposti a ospitare - ma forse sarebbe meglio dire: a reclutare - gli extracomunitari intercettati dalla polizia. Potrebbe essere la solita storia di denuncia che fa fatica a fare breccia nella crosta della disattenzione generale, con gli immigrati tutti buoni e le forze dell'ordine dure e spietate. In parte effettivamente è così, ma Scaglione ha creato un personaggetto simpatico, una ragazzina iraniana in fuga dal suo paese nel disperato tentativo di raggiungere i padre, perseguitato politico rifugiato a Lione. La ragazzina, narratrice della storia, è una grande appassionata di calcio, sa tutto sui giocatori dell'Iran, ma anche su Del Piero e Totti, sa che il nostro è "il campionato più bello del mondo", e arde dal desiderio di vedere almeno una partita allo stadio. E così, nutrita dal sogno della libertà e dalla sua passione per il calcio, accompagnata di nascosto da un tifoso del Toro che lavora al centro di accoglienzza temporanea dove lei è reclusa, riesce ad arrivare alla curva Maratona e ad assistere a una poco memorabile partita tra il Torino e la Roma. Dalla sua gita calcistica deriveranno guai d'ogni tipo, fino alla tanto agognata libertà. La politica e il pallone, la dittatura iraniana e i mondiali di calcio, le manifestazioni dei centri sociali e la memoria di Superga e di Meroni, il Corano e Tuttosport, mondi diversi si mescolano imprevedibilmente regalando a questo gracile romanzetto una certa freschezza. Il mondo è un pallone infangato che rotola in una pozzanghera, ma c'è sempre qualcuno che può sollevarlo e farlo volare lontano.