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Trinacria Park. Massimo Maugeri

Testata: (in)fausti pensieri
Data: 14 agosto 2013

In un’isola della Sicilia, dimenticata e abbandonata, nasce un un parco tematico, ispirato al mito delle tre Gorgoni, che ne ricopre l’intera superficie. Un mito alimentato dal ritrovamento di un antichissimo carteggio contenente brani di un poema epico in greco antico che narra le vicende di Steno (la forte), Euriale (la spaziosa) e Medusa (la distruttrice). E’ questo il Trinacria Park. Un sogno che, grazie al presidente della Regione Remigio De Curtis, di ricchi magnati americani ed altre alte cariche politiche, diviene realtà.
Per alimentare questa realtà e portarne avanti la realizzazione viene nominata direttrice Monica Green, figlia di uno dei più grandi produttori hollywoodiani e di un’attrice. Al suo fianco, come direttore artistico, viene nominato Gregorio Monti. C’è poi Marina Marconi, giornalista del Trinacria Park Network. E ci sono attori e troupe che dovranno mettere in scena, in diretta, alcune delle pagine che hanno costruito la storia della Sicilia, come la strage di Portella della Ginestra: tra loro Manuel Vetri, Angela Melis e Mauro D’Andrea.
Ma il Trinacria Park e i suoi protagonisti sono tutto meno quello che sembrano. Saranno i flash-back di ognuno di questi personaggi che ci accompagneranno alla scoperta del proprio passato, dei propri traumi, del loro mondo fatto insicurezze, perversioni e tragedie. Tragedie, anch’esse, che sembreranno tutto tranne che questo.

Il Trinacria Park è un sogno diventato realtà, ma la realtà a volte può essere stravolta e il sogno diventare un incubo. Ed è quello che accade nella settimana di inaugurazione del parco, quando una terribile epidemia miete decine di vittime tra ospiti illustri, politici e semplice manovalanza. Se la morte è una livella, come diceva Totò, la morte sull’isola di Monteleva lo è ancor di più. Un’isola che, negli stessi giorni dell’epidemia, si ribella a questa invasione, che distrugge. Mentre un cappello nero, un presagio, vola davanti agli occhi dei protagonisti.

E’ un romanzo forte questo di Massimo Maugeri. Si muove sulle orme di un thriller, senza esserlo. Quello che ne esce fuori alla fine è un’opera di narrativa notevole che muove nell’abisso umano, indaga il potere e le sue trame. Perché, come detto, nulla è come sembra sull’isola di Monteleva, “un luogo travestito da un altro luogo e che si atteggia ad altro luogo ancora” e dove, alla fine dei conti, per sopravvivere bisogna fingere.