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Tra mitologia greca e contemporaneità

Autore: Vincenzo Greco
Testata: La Sicilia
Data: 18 agosto 2013

Il secondo incontro dell'Agosto Letterario a Noto, svoltosi nella splendida via Nicolaci sotto l'egida della famiglia Modica di San Giovanni e della civica amministrazione, ha posto in vetrina il recente romanzo dello scrittore catanese Massimo Maugeri «Trinacria Park».
Garbato, come d'innato stile signorile, l'intervistatore Felice Modica che coniuga l'attività imprenditoriale con il gusto per la lettura. Incisive le domande alle quali non si è sottratto l'ideatore del blog «Letteratitudine. it» nonchè conduttore della rubrica di narrativa su Radio Hinterland, subito etichettato come «apologo della doppiezza dei nostri tempi». Numerosi i temi sviscerati in una gradevole altalena tra mitologia greca e contemporaneità. Infatti, riferendosi alle figure femminili tratteggiate nel romanzo e rievocando il mito delle Gorgoni, Modica ha posto l'accento sull'attuale condizione femminile non disdegnando un riferimento alla redenzione di Faust grazie all'amore di Margherita magistralmente descritto da Goethe.
Sibillino l'interrogativo al romanziere: «Posto che le donne incarnanti le Gorgoni sono insieme sensuali e sentimentali, non è che, gestendo il potere, diventino come gli uomini? In verità, gli uomini che emergono dal romanzo, non possono definirsi esempi di virtù».
Nell'antitesi tra l'apparenza e la realtà, a mò del bifronte Giano, sono stati menzionati Pirandello, Sciascia e Vittorini. Non sono mancati riferimenti a Camus e Manzoni nel racconto dell'epidemia di colera che spazzerà potenti e umili ma il confronto dialettico è stato tutto centrato sulla doppiezza schizofrenica dei personaggi. Non a caso, nella prefazione emblematicamente sottotitolata «Sicilia viva, sotto strati di bugie», così scrive Valerio Evangelisti: «Nulla è ciò che sembra, le recite si sovrappongono, si finge per i più svariati motivi. Fingere è l'imperativo generale».
Alla definizione di «libro non pedagogico», così ha risposto Maugeri: «Sì, emergono tematiche spietate che invitano a un'attenta riflessione sulla realtà d'oggi. È un romanzo contro la menzogna con finale forte. Non c'è la possibilità della salvezza collettiva ma vi si trova l'auspicio per quella personale. Purtroppo la realtà è diversa dal sogno».
Terzo e ultimo appuntamento venerdì 23 con la scottante opera del giornalista Stenio Solinas. «Gli ultimi Mohicani. Quel che resta della politica».