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Il primo serial killer uccideva con estro

Autore: Alberto Infelise
Testata: TuttoLibri / La Stampa
Data: 7 settembre 2013

O si fa l'Italia o si muore. Questa è la storia di Antonio Boggia, che mentre gli altri facevano l'Italia e nella sua Milano si cacciavano gli austriaci del maresciallo Radetzky, la morte la dava a colpi di scure. A raccontarla è Alberto Paleari con il suo L'estr del male. Estro perché è con questa parola che Boggia descrisse durante il processo che. lo condannò a morte gli attimi in cui decise di uccidere l'ultima delle sue quattro vittime, l'ottantunenne Ester Maria Perrocchio: «Mentre la donna parlava vidi la scure: mi colsel'estro e le vibrai un fortissimo colpo». Boggia è considerato il primo seria! killer italiano, uno dei primi assassini della cui mente si .cercarono di esplorare i misteri con l'aiuto dei medici e della frenologia, antenata della moderna psicologia. Invano, a dire il vero. L'avvincente ricostruzione del caso realizzata da Paleari alterna i fatti storici con parti romanzate che permettono di muoversi nell'universo malato di Boggia. Una voce misteriosa, quella di una danna cui non sapeva resistere, gli dettava nel cervello quando e come colpire, Lasciandolo quasi incapace di intendere. Uccise così un giovane (una specie di figlioccio), due amici e l'anziana donna: sempre per impossessarsi dei loro soldi, sempre guidato da quella voce che non lo lasciava vivere. Finì impiccato nella pubblica piazza, in quella Milano ormai italiana del novembre 1861.