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Un manuale di fuga dai “pifferai” e gli scherzi del destino della Munro

Autore: Francesca Colletti
Testata: 24letture / Il Sole 24 Ore
Data: 8 novembre 2013

L’attrice di Teheran, di Nahal Tajadod (edizioni e/o)

La scelta tra indossare in un’occasione pubblica come la prima di un film un abito all’occidentale o il consueto velo che si addice a una buona donna musulmana, è il pretesto che la scrittrice iraniana Nahal Tajadod usa per raccontare la storia di Sheyda. Due donne vicine e lontane allo stesso tempo, da un lato Nahal, che ha lasciato l’Iran con l’avvento di Komehini e dall’altro Shevda, l’attrice Golshifteh Farahani nata e cresciuta sotto il Regime islamico, ma entrambe emigrate in Francia. Passioni, abusi, sofferenze, quotidiane lotte, esercizio alla menzogna: storie vere che fanno da sfondo alla Storia di un Paese e dei suoi mutamenti.

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