Giro del mondo dell'amore in 80 racconti brevi
Autore: Annarita Briganti
Testata: RSera - La Repubblica
Data: 5 febbraio 2014
L'incipit. «La mia ragazza non ha mai smesso di parlare del suo ex, sin dal giorno in cui ci siamo conosciuti. Ogni occasione era buona per raccontarmi i suoi tanti gesti e discorsi ammalianti, e col tempo e ho finito per conoscere nel minimo dettaglio tutte le loro vacanze straripanti di sole e cultura. Mi ripeteva spesso che si sentiva davvero protetta al suo fianco, e mi ha sempre messo a parte dell'indescrivibile sensazione di intimità che provavano nel fare sesso. Se le facevo un regalo a sorpresa lei si affrettava a sottolineare che i doni scelti da lui erano sempre perfetti, quasi potesse leggerle nel pensiero».
La trama. Ma l'amore non era una cosa meravigliosa? Sposami (e/o, traduzione di Nello Giugliano) del 42enne Dan Rhodes avrebbe dovuto intitolarsi: Non sposarmi! Tradimenti, litigi, separazioni, matrimoni non proprio ortodossi, inadeguatezza sessuale e fisica, scontri del tipo Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere per una cruda ma divertente riflessione su quanto sia difficile restare insieme. Una specie di manuale di sopravvivenza alla vita di coppia che speriamo non sia autobiografico perché altrimenti Rhodes dev'essersela passata malissimo con le sue compagne, ritratte nel libro come superficiali, traditrici, materialiste.
Lo stile. Il giro del mondo dell'amore, o di quel che è stato, in 80 racconti brevi e brevissimi, perfetti per la versione book. Fidanzamenti sciolti in una scala di rianimazione, uomini fatti ibernare da una lei che aveva cambiato idea e scongelati 15 anni dopo, promesse matrimoniali violate perché, come dice a un certo punto una delle protagoniste «Non vorremmo prendere tutto troppo sul serio, vero?». Coppie in perenne crisi, senza neanche più la forza di litigare su chi deve gettare la spazzatura. Ma uno spiraglio c'è, leggete il capitolato intitolato Felicità.
Pregi e difetti. Rhodes, studi di scrittura creativa, autore di 8 libri pluripremiati, è un fiorettista della letteratura, che può permettersi di sdrammatizzare i grandi temi con il senso dell'umorismo inglese. Mette in epigrafe George Bernard Shaw con una frase, incomprensibile, sul matrimonio e sotto una nota dell'autore in cui si dichiara di non aver capito cosa avellesse dire Shaw, ma sarà sicuramente qualcosa di sagace. In copertina c'è una sposa che trascina suo marito per i capelli su una torta nuziale. I sentimenti, nella visione rhodesiana, sono talmente sfiancanti che verrebbe voglia di passare la notte in pigiama davanti alla tv. Una lettura per un San Valentino alternativo, in linea con l'epoca in cui quelli ricchi e potenti fanno la fortuna del gossip, da Hollande ai calciatori di casa nostra.