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Nella testa di un genio matematico

Autore: Romana Petri
Testata: Il Venerdì
Data: 21 febbraio 2014

Una scrittrice piuttosto giovane ma di calibro forte, già perfettamente formata, matura, con un bell'italiano, nessun giovanilismo e molta cultura ha scritto una storia affascinante. Eccola: Ernest Love (pseudonimo di un matematico italiano) perde la testa in seguito a un pesce d'aprile di un collega che gli comunica che è stata finalmente dimostrata l'ipotesi del matematico tedesco Bernard Riemann (1826-1866). Lo schock è tale che Love impazzisce e crede di essere Riemann. Affidato alle cure di uno psichiatra da chi spera solo di trarre profitto da questa follia (l'ipotesi, se risolta, darebbe frutti al mondo della finanza), Love-Riemann finisce nelle ottime mani di uno psichiatra fenomenologico. Il colloquio tra i due (denso e profetico) somiglia alle molte rese dei conti a cui ci ha abituati Sandor Marai. Un romanzo che si legge d'un fiato, bello e magnetico, dove la matematica è una grande avventura, e il meglio della vita sono i sogni che è bene non realizzare per continuare a coltivarli.