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Il misterioso amore per l'agente della Cia

Autore: Masolino D'Amico
Testata: La Stampa - Tuttolibri
Data: 13 settembre 2014

Democracy resterà forse come il capolavoro di Joan Didion. Scritto nel 1984, ambientato nel 1975, contiene la singolare storia d’amore - un amore mai esplicitamente confessato e forse addirittura mai consumato - di Inez Victor, quarantenne americana residente a Schofield nelle Hawaii (ricordate «Di qui all’eternità»?) per il misterioso Jack Lovett, trafficante internazionale nonché, assai probabilmente, agente della Cia, di vent’anni più vecchio. La vicenda, che si svolge a New York e in parecchie località dell’Est asiatico
(l’ultimo viaggio di Inez tocca Giacarta, Halim, Manila, Guam, Kwajalein, Johnston, Honolulu...), è raccontata frammentariamente, non solo con sbalzi tra passato e presente, ma anche con frequenti interventi dell’autrice stessa.
Joan Didion qui finge di voler riferire, nello stile del New Journalism, i casi di persone che conosce di persona, basandosi su quelle informazioni cui può avere accesso ma anche con vuoti da riempire mediante congetture. La sua voce interviene di continuo, per commentare seccamente un punto o persino per comunicare al lettore la propria incertezza circa un altro; anche, per precisare la propria intenzione di concentrarsi su Inez e di trascurare invece il tema, forse più appetitoso, dell’ascesa e caduta della famiglia di lei, esponenti del colonialismo yankee. L’espediente all’epoca sconcertò alcuni e irritò altri, anche se nessuno negò la maestria con cui è sfruttato; ma il tempo non lo ha reso scontato, e il libro è sempre in circolazione.
La protagonista è la bella e ricca consorte di un ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Con tanto di appartamento a Central Park West e collaborazione a Vogue, ella ha percorso tutte le tappe fatidiche di una donna del suo rango; ma a un certo punto decide di impugnare la propria vita. Questo avviene in seguito all’esplosione di una tragedia privata, l’assurdo delitto commesso dallo stravagante Paul Christian, padre di Inez, che in una crisi di follia uccide un’altra sua figlia sposata, insieme con un parlamentare delle Hawaii. Inez, che non ha mai veramente tenuto al marito, ha due figli teenager coi tipici problemi della prole di gente importante ed egocentrica, lui, Adlai, nervoso, convenzionale, velleitario, lei, Jessie, dedita alla droga. In un confuso tentativo di riprendersi, questa ragazza sparisce, diretta, si scopre, a Saigon, col progetto di disintossicarsi mentre lavora in un bar.
Sono proprio i giorni in cui la situazione in Vietnam sta precipitando, e allarmata la finora frivola Inez lascia l’insensibile marito ai suoi traffici politici e vola a Kuala Lumpur, dal vecchio amico e forse platonico corteggiatore Jack Lovett, il quale riesce a rintracciare Jessie nel caos dell’evacuazione degli americani dal Vietnam.
Il contatto con questo disastro pubblico che si sovrappone alla tragedia privata opera su Inez lo choc definitivo per uscire dalla sterile routine della sua esistenza, ma a questo punto proprio la solida spalla di Jack Lovett le viene a mancare - e inizia la parte più coinvolgente del romanzo, quella che è meno lecito anticipare.