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Le sorelle Ribelli di C. Atlas: intrattenimento all’alba dei Settanta

Autore: Marina Bisogno
Testata: C'è vita su Marte
Data: 14 ottobre 2014

La noia di vivere in provincia. È questo stato d’animo che nel 1969 persuade Jeanne Ribelli a lasciare la famiglia d’origine, nel Sud della Francia, per Parigi, mitica, palpitante patria della rivoluzione socio-culturale dell’epoca. Ci mette poco ad ambientarsi la ragazza con i jeans e il parca che per le strade e nelle piazze trova sconosciuti più vicini al suo modo di intendere la vita di qualunque altro amico provinciale. L’entusiasmo e la fatica per rendersi indipendente di Jeanne non sono un esempio per Brigitte, la secondogenita, che se ne infischia dei sessantottini e delle femministe e aspira a sposare un uomo ricco, magari un avvocato. Elsa, la minore, si convince che diventerà una scrittrice e segue passo passo le avventure delle altre nella grande città. Passeranno venti anni: cambieranno gli umori, le aspirazioni, i punti di vista, sfumeranno le promesse così come certi sogni della giovinezza. In questo perimetro di dipana la trama de “Le sorelle Ribelli“ (edizioni e/o, traduzione di Federica Alba), l’esordio narrativo di Corinne Atlas, sceneggiatrice francese molto amata Oltralpe. Niente di originale tra gli scaffali se pensiamo che la letteratura ha già le sorelle March di L. M. Alcott (e lo ricorda anche Valeria Parrella su Grazia). Ma che importa? Questo è un libro da intrattenimento, che coinvolge rievocando gli slogan, le pulsioni, gli sforzi di quanti credevano all’edificazione di una nuova coscienza. Tra le righe c’è spazio anche per la fatica di crescere, che gira e gira, si porta dietro sempre le stesse aporie. Se è vero che «si diventa grandi sulla propria pelle sulle proprie palle e su poche stelle», le Ribelli non avranno sconti. - See more at: http://www.cevitasumarte.it/le-sorelle-ribelli-di-c-atlas-intrattenimento-allalba-dei-settanta/#sthash.djlI6vK1.BF4fMjUk.dpuf