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Lo svitato Sanantonio e il maccabeo errante

Autore: Tiberio Crivellaro
Testata: La Sicilia
Data: 2 ottobre 2014

Che adesso, i mccabei si mettano a fare i viandanti accoccolati nei bauli delle bagnarole altrui, mi fa pensare che, oltre a essere ben stagionati, siano pure inconsciamente attaccati alla vita, sì, ma al passato. Chi volete vi sganci una simile sanantoniata? Eh, mio caro scrivano Frederic Dard, non ti bastava mettere qui in terra uno svitato come Sanantonio, ma pure lo inciti a castronare (non certo delicatamente) id giallo la sua esistenza di sbirro. E , figuratevi, Sanantonio ci sguazza che è una meraviglia. Le sue trovate farebbero interrogare assai i filsofi maccabei più svirgolati. Ma chi me lo fa fare di informare lettrici e lettori, grandi e piccini .... non maccabei delle noiresche fesserie di questo folle questurino parigino? Non vi inganni, anche stavolta, il titolo surrealmortis dato dalla stravagante penna belga. Tra la macelleria di questo giallastro, gli interpreti fanno da raccapricciante contorno a questa nuova avventura (Il maccabeo errante, E/O Edizioni),
Oltre al solito nostro Sanà e il suo impiccione tirapiedi Béruier, c'è un sarto il cui nome la dice lunga: Turnifasci Fernando: la squinzia desnuda Nicole, oggettino mordi-e-fuggi del fliccone; la signora Carotier, madama stagionata ma boona, e un defunto commissario di Grenoble. Ah dimenticato il salsamentaio a riposo Caroier, marito della tardona più sopra. Sta nel carotideo significante il flusso avventuroso di questa informe storia. Ma divertente, ve lo assicuro, ve lo certifico, con una punta d'invidia. Lo sento fin qua il vostro coro: "ma non ci hai detto un emerito nulla!" uffa, e il maccabeo nel bagagliaio dove lo mettete? Se siete così scioccamente curiosi leggetevi le 154 pagine di questa romanza dardiana. O diversamente, guardatevi il solito Maigret in tivù...