Cagliari e Nordest. Estate 2014. Tempi cupi per Marco “l'Alligatore” Buratti, ex cantante blues, investigatore senza licenza coadiuvato dal contrabbandiere e rapinatore Beniamino Rossini e dal ciccione ex sessantottino analista Max La Memoria. Dopo una sanguinosa faida internazionale (lunga sei anni) e un bel biennio con una barista ex pornostar, viene chiamato a Tunisi dove la vendicata Sylvie (donna di Beniamino) decide infine di suicidarsi: si getta dalla finestra al termine dell’ultimo pasto con gli amici. Marco ha un crollo emotivo e se ne va mesto in Sardegna a sbevazzare. Lì arriva la svizzera Oriana Pozzi Vitali: un anno prima in Veneto le avevano rapito l’amato amante, ora vuol sapere che fine ha fatto. Max accetta di aiutarlo, in corso d’opera arriverà anche Beniamino, criminale vecchio stampo. Il fatto è che qualcuno rapisce il povero delle coppie segrete e ricatta il ricco con riservato successo. E c’è di mezzo quel genio ed esteta del male che si chiama Giorgio Pellegrini…
Torna il più noto “eroe” seriale del mitico scrittore 59enne Massimo Carlotto, quello che lo ha reso famoso e mantiene uno stuolo di ammiratori, protagonista di sei romanzi (cinque fra il 1995 e il 2002, poi il precedente nel 2009), il soprannome legato al celebre drink con sette parti di Calvados. Marco era stato vittima di un errore giudiziario e aveva scontato sette anni in carcere per partecipazione a banda armata, esperienze che segneranno la sua esistenza in ogni rapporto che intesserà, duro per quanto sincero. Ora prova a farsi crescere i baffi. La narrazione è in prima persona, perlopiù di Buratti, più brevemente di Pellegrini (protagonista feroce e felice di altri due romanzi di Carlotto), con due intermezzi in terza sull’eccentrico poliziotto perbene Giulio Campagna. Le donne sono di rincalzo (anche nelle relazioni d’amore). Le piste politiche appaiono in crisi. Cucina quanto più stagionale e regionale possibile, vini ricercati, ascolti jazz.
http://www.mangialibri.com/node/17148