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Strukul e il ritorno di Mila : tra duelli e istinto materno

Autore: Francesca Visentin
Testata: Corriere del Veneto
Data: 8 maggio 2015

Lo scrittore domani presenta il libro «Cucciolo d’uomo» a Padova

Il ritorno di Mila non poteva che fare scintille. Dal Veneto alla Siberia, la nuova avventura della giustiziera dai dreadlocks rossi e il corpo da top model, lascia una lunga scia di sangue e morti, ma rivela anche un istinto materno che la porterà a diventare ancora più letale per salvare un bimbo nigeriano dalle mani dei trafficanti d’organi. Il nuovo romanzo dello scrittore padovano Matteo Strukul Cucciolo d’uomo. La promessa di Mila (Editore e/o Collezione Sabot/age, 175 pagine, 16 euro), il terzo della saga di Mila, riporta in scena l’affascinante guerriera con la katana, per una storia ancora più adrenalinica delle precedenti. Mila Zago, l’eroina made in Padova che beve birra Antoniana, deve strappare il piccolo Akim dalla crudeltà di mafiosi senza scrupoli per cui i bambini sono soltanto carne da macello su cui sperimentare farmaci e a cui prelevare organi o da vendere per «adozioni» fuorilegge. C’è’ il Veneto al centro del
romanzo, perchè e’ il Delta del Po il crocevia di passaggio (e smistamento) di questo crudele traffico di minori. Tra sparatorie, combattimenti, sangue a fiotti in puro stile splatter e intrighi internazionali, la letale Mila scopre pero’ nell’incontro con quel «cucciolo d’uomo» da salvare una tenerezza e un amore materno più potenti di qualsiasi altro sentimento. La storia è ricca di azione, colpi di scena e farcita di suggestioni letterarie, da Salgari a Kipling. Ma tra le pagine scorrono anche i riferimenti cinematografici: in Mila che protegge a costo della vita il suo cucciolo come non riconoscere la grinta e la passione della «Sposa» di Kill Bill? Un «road movie» su carta, l’ha definito Matteo Strukul, che attinge sia alla narrativa pulp-noir di Joe Lansdale e Victor Gischler, che al cinema di Quentin Tarantino. La storia è in continuo movimento, da Padova e il Veneto, al Friuli, poi Berlino e la Siberia. Ma il finale, a
sorpresa, si svolge tra le nevi dell’Altopiano di Asiago e rivela una Mila davvero inedita. Spostare il centro dell’azione della «vendicatrice» da se’ al piccolo Akim, e’ un espediente narrativo che arricchisce sia la protagonista che la storia di nuove sfumature, aggiungendo profondità e pathos alla trama. Strukul nell’attesa terza puntata della saga di Mila ha fatto centro, riuscendo a incalzare e sorprendere il lettore. Lo scrittore presenterà il romanzo a Padova domani (ore 18) libreria Mondadori, con lui Giacomo Brunoro e «le barbabietole» Sugarpulp.